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Giacomo Alberione, SSP
San Paolo - Bollettino SSP

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PRATICA DEI VOTI
NELL'ISTITUTO MARIA SS. ANNUNZIATA

 

          povertà

 

          Voto

 

          Oltre alla proprietà dei loro beni e la capacità di acquistarne altri, i membri della Pia Unione ne conservano pure l'amministrazione e l'uso. Tuttavia a motivo del voto di povertà le Annunziatine si considereranno come semplici depositarie dei propri beni e non li amministreranno o ne faranno uso se non nella debita dipendenza e controllo delle Superiore Maggiori.

 

          Pertanto:

          a) Alla fine del Noviziato faranno testamento. b) Dopo l'emissione dei voti presenteranno, in iscritto, alla Superiora lo stato patrimoniale e i proventi della loro vita professionale. Vi aggiungeranno un piano di amministrazione e d'uso generale che la Superiora approverà o modificherà secondo che le parrà opportuno. In questo modo sono tracciate le linee generali di condotta da tenere a riguardo della povertà.

          c) Alla fine di ogni anno presenteranno un bilancio preventivo e consuntivo delle spese annuali alla Superiora.

          d) Le Superiore non potranno autorizzare validamente una spesa che, tenuto conto della condizione sociale del soggetto, è evidentemente superflua e ispirata soltanto dalla vanità, dal lusso o dalla sensualità.

 

          Virtù

 

          Colla virtù della povertà ogni membro si spoglia di ogni affetto disordinato ai beni temporali


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e ne sopporta con animo lieto anche la privazione per amore di Gesù Cristo.

          Le Annunziatine tengano in grande conto la povertà volontaria che è fondamento, vigore e ricchezza di tutta la perfezione cristiana e dell'apostolato. Per amore alla virtù della povertà si astengano quindi dal superfluo, e da tutto ciò che non è conveniente allo spirito di povertà. I vestiti, le suppellettili, le stesse case siano conformi alla semplicità evangelica. Le Annunziatine siano persuase che il lavoro, assieme agli altri sussidi che la Divina Provvidenza fornisce, è il mezzo ordinario e principale per provvedere alle necessità temporali e sostenere le opere di apostolato; siano quindi diligenti nell'impiego del tempo.

          Affinché ognuna si renda familiare e possa coltivare intimamente la virtù della povertà evangelica, ripensi sovente agli esempi e all'insegnamento del Divino Maestro: «Beati i poveri in ispirito perché di essi è il regno dei cieli» (Matt. 5, 3). Si sforzi di sradicare poco per volta ogni attaccamento alle cose temporali; si accontenti del necessario, anzi, spontaneamente, almeno con l'affetto interiore e umiltà, preferisca ciò che è più povero.

 

          obbedienza

          Voto

 

          Col voto di obbedienza i membri della Pia Unione si obbligano ad obbedire alle Superiore Maggiori. Si pecca contro il voto solo quando tali Superiore comandano, nei limiti del presente Statuto, «in virtù di santa obbedienza».

 

          Virtù

 

          L'obbedienza deve essere anche affettiva ed estendersi a tutti i legittimi comandi; non si tenga tanto conto del proprio giudizio, ma si guardi a Dio solo al quale unicamente, nella persona di chi comanda, si obbedisce. Perciò, ricordando la parola evangelica: «Non vogliate giudicare e non sarete giudicati», le Annunziatine si astengano con ogni cura dal giudicare e tanto più dal biasimare le Superiore, anzi le aiutino con filiale sottomissione e continua preghiera affinché possano santamente e ordinatamente governare, nel Signore, la famiglia ad esse affidata.

          L'obbedienza è esercizio quotidiano di umiltà, è via semplice, sicura e breve per giungere alla


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perfezione, è il mezzo per dimostrare più sinceramente l'amore a Dio.

          Non vivendo in comunità, un mezzo eccellente per poter vivere sempre nell'obbedienza è quello di redigere un regolamento particolareggiato di vita adatto alle esigenze dello stato e dell'ambiente in cui ognuna vive, da sottomettere all'approvazione della Superiora che potrà anche modificarlo.

          Le Annunziatine che stanno abitualmente lontano dalle Superiore dovranno ottenere dei permessi generali. Per gli atti di maggiore importanza dovranno pure avere un permesso particolare, come per es. prima di accettare un nuovo ufficio, di preparare la pubblicazione di un libro o di un articolo, di intraprendere un viaggio...

          Quando le circostanze permettono loro di poter vivere più vicino alle Superiore, procurino di domandare i permessi particolari con maggior frequenza.

 

          castità

          Voto e virtù

 

          Col voto di castità i membri si obbligano ad osservare il celibato e ad evitare ogni atto interno ed esterno contrario al sesto e al nono Comandamento.

          Colla virtù della castità non solo stimano e amano la castità perfetta, ma diligentemente evitano quanto può anche solo minimamente offenderla e adoperano volentieri i mezzi che possono concorrere a custodirla intatta.

          Per conseguenza siano prudenti nelle relazioni con persone di altro sesso, astenendosi da discorsi e relazioni non necessarie. La purezza della mente, del cuore, del corpo, deve modellarsi ed elevarsi nell'amore e nell'imitazione del Divino Maestro Gesù Cristo. Ciò si otterrà con l'allontanare le occasioni pericolose, con la pratica della mortificazione, la perseveranza nella preghiera, specialmente alla Vergine SS., e l'uso frequente dei Sacramenti.

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