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Giacomo Alberione, SSP
Apostolato dell’edizione

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Amore alla Liturgia

Le verità religiose, per ottenere l’adesione della volontà, devono prima riscuotere l’assenso dell’intelletto e l’entusiasmo del sentimento.

È noto infatti come molti, convinti delle verità evangeliche fino al punto da non potersi sottrarre al fascino della dottrina che vi s’annunzia, vivono tuttavia nell’indifferenza, se non anche nella colpa. Per la Liturgia può accadere altrettanto se non si unirà alla conoscenza di essa un vivo amore.

L’amore alla Liturgia sgorga da un’intrinseca conoscenza e da un’intima penetrazione di essa. Ma un amore di tal fatta è possibile solo a coloro che hanno il dovere e la possibilità di compiere studi particolari sulla scienza liturgica.

In via ordinaria, invece, non solo il popolo, ma anche il clero e gli studiosi hanno bisogno di far precedere allo studio intrinseco della Liturgia, quello estrinseco; alla illustrazione delle sue singole parti devono anteporre l’idea d’insieme e l’intimo legame che unisce la verità teorica e la perfezione morale; di penetrare


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la necessità, la grandezza, la bellezza, la bontà dell’oggetto della Liturgia e i suoi effetti.

Praticamente hanno efficacia particolare sugli animi la spiegazione degli atti di culto e la partecipazione del popolo alle funzioni.

La spiegazione degli atti di culto porta all’intelligenza ed alla comprensione del valore intrinseco del rito e della formula.

La partecipazione deve interessare non soltanto il clero, al quale spetta di compiere gli atti riservati al potere sacerdotale, ma anche i laici a nome, vantaggio e unione dei quali il sacerdote esercita le altissime funzioni proprie del suo ministero. Non deve ridursi ad un vano formalismo, né ad una semplice ricerca dei mezzi esteriori, di usanze arcaiche o di elementi estetici, ma deve essere intelligente, viva e affettuosa.

In tal modo la Liturgia «svelerà verità profonde, meravigliose, armonie ignote, aprirà vasti orizzonti, solleverà gli animi in un’atmosfera di bellezza e di godimento spirituale, e ognuno potrà constatare ch’essa risponde ai bisogni più sentiti e alle aspirazioni più nobili del cuore umano».




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