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Giacomo Alberione, SSP
San Paolo - Bollettino SSP

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LE NUOVE MESSE VOTIVE
PER LE VOCAZIONI RELIGIOSE

 


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          Nel 1950 si è tenuto a Roma il Congresso Internazionale degli Stati di Perfezione, e tra i voti del Congresso c’è stato questo: ottenere dalla S. Sede una speciale Messa votiva «in die professionis Religiosorum»; e poi un’altra «in die professionis Religiosarum», cioè per le Suore; e quindi una terza «ad vocationes religiosas petendas et fovendas», cioè per chiedere al Signore maggior numero di vocazioni religiose, e la perseveranza di coloro che sono chiamati e che si sono consacrati a Dio.

          La Santa Sede, concedendo ora queste Messe votive, dimostra quale importanza attribuisca alla vita religiosa, non solo perché


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i Religiosi e le Religiose aumentino di numero e perseverino, ma anche perché corrispondano alla loro vocazione, progredendo secondo lo spirito di S. Paolo: «Protendersi sempre in avanti», come si legge nella prima Messa votiva.

          Allora è utile spiegare il contenuto di queste tre Messe votive sia ai Novizi e sia ai Professi; e anche incominciarne a dare qualche nozione agli aspiranti. Poi, nel giorno della Professione Religiosa, permettendolo il rito, è ancora utile che si celebri la Messa votiva corrispondente, cioè la n. 13 o n. 14 secondo che si tratti di Religiosi e di Religiose, e si legga il commento qui sotto riportato.




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