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Giacomo Alberione, SSP Apostolato dell’edizione IntraText CT - Lettura del testo |
Conclusioni pratiche
I Santi Padri e Dottori della Chiesa sono maestri nella fede, difensori e propagatori del dogma, della morale e del culto, campioni nell’apologia, sicuri esegeti, maestri di spiritualità, interpreti e custodi della rivelazione, fonti della storia della Chiesa.
Essi sono quelli che hanno scritto di Dio, del suo Cristo e della Chiesa. Le loro opere hanno superato la prova del tempo perché trattano argomenti universali, o, se trattano questioni particolari, si elevano a ragioni, asseriscono principi che trascendono il loro tempo.
Il candore della fede, l’attaccamento alla
Chiesa, la chiarezza del pensiero... sono doti che li fanno amare, comprendere, seguire.
Divulgare gli scritti e il pensiero dei Padri e dei Dottori è cosa sapiente, è via sicura, è opera meritoria innanzi a Dio e agli uomini.
Nei Padri e Dottori della Chiesa si conosce Gesù Cristo, Via, Verità e Vita.
Divulgare gli scritti e il pensiero dei Santi Padri è quindi opera altamente sapiente, meritoria, utile al bene delle anime.
L’apostolo sfogli per sé prima, e porga quindi agli altri, con mano riverente, le pagine immortali delle loro opere.
Leggendo quegli scritti preziosi, non per una semplice ricreazione dello spirito od un pascolo speculativo dell’intelletto, ma ponderandone sapientemente tutto il contenuto, tutto il valore, egli farà propria la ricchezza di dottrina e di sapienza in essi contenuta.
Aspirato poi, per così dire, il loro spirito, che è quello del Vangelo, degli Apostoli, della Chiesa, lo potrà utilmente comunicare alle anime dei lettori.
L’apostolo può diffondere i testi dei Santi Padri nella lingua originale o tradotti, con commenti di natura teologica, filosofica, liturgica, polemica o storica secondo l’argomento, lo scopo, l’opportunità.
Soprattutto si preoccupi di far conoscere
i Santi Padri e divulgare i loro scritti fra il popolo, mediante traduzioni di opere complete e di florilegi in lingua volgare.
Le traduzioni possono farsi in diversi modi.2
Vi sono quelle, diremo, scolastiche, le quali mirano a facilitare semplicemente la lettura del testo originale. Sono eccellenti se riflettono chiaramente il pensiero e la struttura grammaticale dell’originale.
Le versioni cosiddette letterarie mirano a far gustare l’arte e la bellezza dell’opera tradotta. Queste non s’accontentano di rendere fedelmente il pensiero, ma quando lo permette l’indole delle due lingue, riflettono anche la forma dell’originale.
Questa è senza dubbio la maniera più perfetta di tradurre, ma è anche la più ardua, soprattutto quando si tratta di scrittori che posseggono uno stile personale.
Altro modo più comune è quello che mira a rendere tutto il pensiero, arricchendolo di note e divisioni, preoccupandosi più di questo che della forma. L’apostolo non si leghi all’uno o all’altro modo, ma scelga caso per caso quello più utile a far conoscere, amare e seguire i Santi Padri da tutti i fedeli perché tutti possano attingere a questa fonte copiosa e pura, ricavandone giovamento per l’anima loro.