Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Giacomo Alberione, SSP Apostolato dell’edizione IntraText CT - Lettura del testo |
Capo XIV
OPERA CATECHISTICA
L’opera catechistica 1 abbraccia tutto quel complesso di attività e di industrie che, sotto la guida sapiente della Chiesa, hanno di mira l’evangelizzazione delle masse.
Costituisce la forma genuina di apostolato e ne supera ogni altra perché continua l’opera del divin Maestro che fu il primo e il più grande catechista.
Nella Chiesa è fondamentale perché è diretta a tutti gli uomini, fedeli ed infedeli, per farci conoscere Dio, nostro ultimo fine, e indicare i mezzi per raggiungerlo.
Pur sotto forme varie, l’opera catechistica è sempre esistita. Gesù Cristo nell’insegnamento
dato agli Apostoli e alle turbe, ne costituì il tema centrale e tracciò in forma plastica e vivente le principali norme pedagogiche e didattiche.
A lui seguirono gli Apostoli ai quali aveva detto: «Andate dunque ad ammaestrare tutte le genti, battezzandole...».2 La loro fu catechesi battesimale, basata sulla dottrina del Maestro, inquadrata nel racconto della sua vita.
Gli Apostoli si associarono i diaconi ed anche alcuni laici. Alla catechizzazione [da parte] degli Apostoli seguì il catecumenato che aveva lo scopo di raccogliere i convertiti alla nuova fede cristiana, istruirli convenientemente nella religione e prepararli al battesimo.
Sorsero poi importanti scuole di catechismo ad Antiochia, a Gerusalemme, a Roma, e fiorirono nella Chiesa catechisti insigni, quali: San Clemente Alessandrino, Tertulliano, San Cirillo di Gerusalemme, Sant’Ambrogio, Sant’Agostino.
Nei secoli di ferro dell’alto Medio Evo si riscontra una notevole povertà del programma catechistico, finché questo non ebbe un nuovo impulso dal Concilio di Trento, che a base della riforma cattolica, della disciplina e della legge ecclesiastica pose l’istruzione religiosa. Da allora il catechismo ebbe una vera e propria organizzazione, sotto la guida di eminenti Dottori
e Pastori: San Roberto Bellarmino a Roma, San Carlo Borromeo a Milano e il Beato Gregorio Barbarigo a Padova. Si aggiunsero i primi testi, fra i quali molto pratici quelli di San Pietro Canisio in Germania e di San Roberto Bellarmino in Italia.
Ma la causa del catechismo, pur guadagnando terreno, non determinò un vero orientamento universale della coscienza cattolica finché Pio X con l’enciclica Acerbo nimis 3 (1905) non risvegliò gli animi e non diede norme severe e precise per un lavoro organico.
L’apostolo della stampa contribuisce all’opera catechistica mediante tutte le sue iniziative. Per convincersene basta ricordare il suo fine specifico. Tuttavia egli può contribuire in modo diretto a quest’opera – nel senso in cui è intesa comunemente – sia col prestare la sua cooperazione diretta di catechista e sia, specialmente, col coadiuvare a tre grandi attività: l’istruzione catechistica, la formazione catechistica, l’organizzazione catechistica.