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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
CONCLUSIONE
Cinquantesimo! È da paragonarsi all'esordio di un discorso; è la traccia annunziata; ora lo sviluppo in sicurezza.
Si sono stabilite le rotaie nelle Costituzioni; e sono state provate e consolidate nelle esperienze.
Il viaggio nel tempo sarà felice se l'Istituto nel suo complesso, ed i singoli religiosi si muoveranno sempre sulle rotaie; umiltà e fede.
In Gesù Maestro, Via e Verità e Vita; la protezione di Maria Regina Apostolorum; l'esempio di San Paolo, che più di tutti gli Apostoli usò il mezzo tecnico, le sue lettere, associato alla parola.
Oggi con questa mia Messa chiudo col Te
Deum un cinquantesimo, ed apro il tempo futuro col Veni Creator.
Vivere in piena ed abituale gioia la vita religiosa, che prelude ai gaudi eterni.
La nostra vita, anche per ciascuno, come per l'Istituto, è una storia continuata di grazie: grazia sopra grazia. Vita religiosa per santificazione e spiritualità in Cristo; apostolato conforme ai bisogni dei tempi; sempre più splendente l'orizzonte del cielo, se siamo sempre tesi verso la perfezione.
Sia
piena la lode, sia sonora;
sia
giocondo, sia decoroso
il
giubilo dell'anima.
Ricordo per tutti: le opere di Dio si fanno con gli uomini di Dio.
Sac. Alberione
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Gli anni di studio che precedono la Teologia per una preparazione adeguata sono sedici. Cioè: 5 elementari; 5 ginnasiali (comprese le medie); 2 di noviziato; 4 di liceo-filosofia.
Nelle varie nazioni occorre adeguarsi per il numero di anni prima della Teologia, tenendo conto dell'organizzazione degli studi statali.
Ormai il noviziato, tanto per aspiranti al sacerdozio, come per aspiranti-discepoli, in ogni nazione sia di due anni, se ancora non si facesse.
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Seguirà un «SAN PAOLO» per illustrare «come preparare alla redazione».
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Da qualche Casa non si è ricevuto ancora risposta alla lettera circa il numero degli aspiranti-discepoli.