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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
I
MEDITAZIONE
È molto utile che i Discepoli conoscano bene il loro Protettore San Giuseppe. Vi è la Teologia di San Giuseppe; ma vi sono anche molti libri semplici, perché il Discepolo conosca la dignità, la santità, la missione di San Giuseppe.
San Giuseppe fu fedele cooperatore di Gesù Redentore; così il Discepolo, accanto al Sacerdote, condividendo l'apostolato delle comunicazioni sociali. San Giuseppe fu docile strumento nelle mani del Padre Celeste a disporre tutto per la nascita, la salvezza da Erode, la fanciullezza e la preparazione della Vittima, Sacerdote, Maestro Divino.
San Giuseppe modello di ogni virtù, di vita interiore, di silenziosità operosa, docilità al volere di Dio, osservante di tutte le prescrizioni religiose e sociali.
Il mistero della sua intimità con Gesù, nella sua infanzia e giovinezza a Betlemme, in Egitto, a Nazaret: soavi conversazioni, comunanza di lavoro, pene e consolazioni.
Capo della Sacra Famiglia, modello dei Padri, umile ed imitatore di Maria, unito a Lei nelle pene, speranze e meriti.
S. Giuseppe sempre vergine, povero, silenzioso.
Nel suo transito da questa all'altra vita fu assistito da Gesù e da Maria: perciò è dichiarato protettore dei morenti.
Eletto protettore della Chiesa, per difenderla dal male, la guida ed assiste in ogni tempo, con la sua preghiera.
Il Discepolo conosca, ami, imiti, preghi san Giuseppe.
Si ricordi che la santità sta in fede viva, in speranza ferma, in grazia e carità verso Dio ed il prossimo. In questo san Giuseppe superò tutti i Santi, anche gli Apostoli, ed anche l'Apostolo san Paolo. Che pensa il Discepolo? Guardi a san Giuseppe.
È necessario che ai Discepoli si procurino libri a questo riguardo; e che nelle scuole e negli altri locali dove si raccolgono i Discepoli, si esponga l'immagine di san Giuseppe. È utile che sia uguale nelle varie case.
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L'argomento che dobbiamo trattare è di somma importanza: i Discepoli devono essere i due terzi dell'Istituto: è l'apostolato che lo richiede.
Moltiplicare i Discepoli e formare dei santi in buon numero.
Privilegio del Discepolo: maggior facilità a santificarsi rispetto al religioso Sacerdote. Come si spiega? È stato risposto: condizioni assolutamente necessarie sono l'umiltà e la fede; ora queste condizioni si trovano più spesso nei religiosi laici. La Chiesa ha canonizzato secondo i dati desunti dal Martirologio Romano da Benedetto XIV: 1890 Religiosi laici, contro 211 Religiosi Sacerdoti e 68 Religiose; e sono introdotte cause di beatificazione, a tutto il 1953, di altri 145 Religiosi laici.
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Anche la meditazione e l'esame di coscienza si possono fare sui numeri.
Affinché un giorno si possano avere i due terzi di Discepoli, rispetto al terzo di Sacerdoti occorre già avere i due terzi di aspiranti Discepoli, rispetto al terzo di aspiranti al Sacerdozio.
Dalle relazioni avute in Dicembre 1964:
Il numero dei Discepoli dovrebbe essere complessivamente (tra Professi e Novizi) 1.748; invece è 543.
Tra Sacerdoti, Chierici e Novizi sono 739.
Aspiranti Discepoli nei Vocazionari sono 732. Invece gli Aspiranti al Sacerdozio 1.750.
Tutte le Case chiedono Discepoli Professi; ma la Casa Generalizia non ha un suo proprio Vocazionario; deve ricevere dai Vocazionari per distribuire secondo le necessità.