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Giacomo Alberione, SSP
San Paolo - Bollettino SSP

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- 1c2 -


PAROLA DEI PAPI

 

          Paolo VI

          «È necessario un ritorno alla Bibbia: non sarà mai raccomandato abbastanza di nutrire la nostra fede a questa fonte prodigiosa. La nostra vita spirituale si alimenta spesso di opere scritte da uomini, santi e saggi certamente, ma che non sono ispirati direttamente da Dio come lo furono gli autori della Bibbia. La nostra pietà... non si fissa abbastanza sul mistero che Dio rivela nella sua Parola, raccolta direttamente nei Libri Santi».

          «Lavorate per diffondere l'amore, lo studio, la meditazione, l'osservanza della Parola divina quale la Sacra Scrittura ci conserva e ci offre. Conosciamo tutti le cautele che devono accompagnare la divulgazione della Bibbia... Ma ciò non deve ostacolare tale diffusione».

          Il Card. Montini (10 marzo 1960, ora Paolo VI), per una Giornata Biblica scriveva: «Questa giornata ha lo scopo di ravvivare il culto della Sacra Scrittura.

          È necessario questo incitamento alla devozione alla Bibbia? Sì, per ragioni d'indole generale: nella Bibbia una delle fonti della nostra fede. Non sarà mai raccomandato abbastanza di nutrire la nostra fede a questa fonte prodigiosa.

          Riconosciamo umilmente che spesso non siamo dei fervorosi cultori di questo studio pio e serio della Sacra Scrittura».


- 2c1 -


          Seguono tre sue esortazioni:

          1) Anche se già vi è una scienza teologica dei Testi, «questo non dispensa dal ricorso personale e diretto al Libro Sacro».

          2) La vita spirituale si alimenta spesso di libri scritti da uomini saggi e santi, «ma che non sono ispirati direttamente da Dio, come lo furono gli autori dei Libri Sacri, che compongono quella grande letteratura che chiamiamo Bibbia».

          3) La pietà spesso si rivolge a cose di second'ordine, al facoltativo, all'utilitario, anche al discutibile, «mentre non abbastanza si fissa sul ministero di Dio che si rivela nella sua Parola, la Bibbia, non ascolta direttamente la sua voce... che la Chiesa è incaricata di ripetere e diffondere... e che ci procura così quel fatto immenso che è la spiritualità cristiana».

          «Ritorni la divozione per la Bibbia, come veicolo della Parola divina, che in quella maniera si è storicamente e concretamente espressa».

 

          Giovanni XXIII

          «Risoluzione pratica: ogni partecipante alla Udienza, tornando in famiglia, cerchi se vi è la Sacra Bibbia. Nel caso affermativo: aprire con frequenza quelle pagine elette e nutrirsene lo spirito; in caso negativo: provvedere senza indugio a dare il posto d'onore, nella propria casa, al Libro per eccellenza»

          «Anticamente si era un po’ restii a familiarizzarsi con la Bibbia poiché siccome alcuni fratelli nostri cristiani si sono allontanati dalla Chiesa asserendo di rimanere con la Bibbia e non ritenere necessari per la fede il Papa, la Chiesa, il Sacerdozio, si temeva quasi il rischio di pensare ed agire come loro.

          Ma bisogna rassicurarsi. Sappiamo, infatti, che la Bibbia è moltissimo e contiene il vero. Ma essa non basta... C'è sempre la Parola viva degli Apostoli, a cominciare da Pietro, che occorre ascoltare, vi sono i sacramenti, segni sensibili della grazia; vi è l'unità della Chiesa».

          «... Non è questo, diletti figli, il primo compito del sacerdozio cattolico, comunicare cioè la grande dottrina dei due Testamenti e farla penetrare nelle anime e nella vita? Gesù è il Redentore Divino, Gesù il Pastore, guida il suo gregge con la celeste dottrina e col fuoco di questa dottrina tutto accende. I Padri della Chiesa primitiva, che furono essi mai se non precipuamente lettori e interpreti in faccia a tutto il mondo della Sacra Scrittura?... La cultura del vero cristianesimo ha questa base precisa».

 


- 2c2 -


          Pio XII

          «Tra l'Incarnazione del Verbo di Dio e la Predicazione vi è una stretta relazione, una mirabile vicinanza e necessità. Il Discepolo di Cristo, come la beatissima Vergine Maria, offre, dona, dà Cristo; è il portatore di Cristo. La Madre di Dio ha rivestito Cristo della carne umana, il predicatore del Vangelo lo veste dell'aereo abito della Parola; là e qui vi è la stessa verità che ammaestra gli uomini, li illumina e li conduce a salvezza: il modo non è uguale, ma la virtù è la stessa».

          «I Sacerdoti pertanto, dopo aver essi medesimi scandagliato con diligente studio le sacre pagine, dopo averle fatte loro sostanza con la preghiera e la meditazione, dispensino con il dovuto zelo nelle prediche, nelle omelie e nelle esortazioni le celesti ricchezze della divina Parola... Diano dunque il loro favore e il loro appoggio alle pie società che hanno per fine di propagare tra i fedeli le stampe dei Sacri Libri, specialmente dei Santi Vangeli, e di adoperarsi con sommo impegno perché nelle famiglie cristiane se ne faccia ogni giorno regolarmente la lettura, con pietà e divozione».

 




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