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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
LA BIBBIA IN OGNI FAMIGLIA
(Dal decreto della Rivelazione)
Dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II, si dovrebbe meglio dire: «La Bibbia per ogni membro della famiglia».
Dice il Decreto sulla Divina Rivelazione:
«La Chiesa ha sempre venerate le divine Scritture, come ha fatto per il Corpo stesso di Gesù Cristo, non mancando mai... di nutrirsi del Pane della vita dalla mensa: sia della Parola di Dio che del Corpo di Cristo, e di porgerli ai fedeli».
«... Nella Parola di Dio è insita tanta efficacia e potenza da essere sostegno e vigore della Chiesa; e per i figli della Chiesa, saldezza della fede, cibo dell'anima, sorgente pura e perenne della vita spirituale... La sacra Scrittura è vivente ed efficace... Può edificare e dare l'eredità con tutti i santificati» (fedeli).
«È necessario che i fedeli abbiano largo accesso alla sacra Scrittura».
«La Sposa del Verbo Incarnato, la Chiesa, ammaestrata dallo Spirito Santo si preoccupa di raggiungere un'intelligenza sempre più profonda delle sacre Scritture per nutrire di continuo i suoi figli con le divine Parole... Della divina Parola possono offrire con frutto al popolo di Dio l'alimento delle Scritture... che illumini le menti, corrobori le volontà, accenda i cuori degli uomini all'amore di Dio».
«Le sacre Scritture contengono le parole di Dio, e perché ispirate sono veramente parole di Dio... Anche il ministero della parola, cioè la predicazione pastorale, la catechesi e ogni tipo di istruzione cristiana (nella quale l'omelia liturgica deve avere un posto privilegiato) si nutre con profitto e santamente, vigoreggia con la parola della Scrittura» (Cost. Dogm. «Dei Verbum» nn. 21, 22, 23, 24).
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«Parimenti il Santo Sinodo esorta con ardore e insistenza tutti i fedeli, soprattutto i Religiosi, ad apprendere la sublime scienza di Gesù Cristo con la frequente lettura delle divine Scritture».
San Girolamo ha scritto: «L'ignoranza delle Scritture è ignoranza del Cristo».
«... si ricordino, però, che la lettura
della
sacra Scrittura dev'essere accompagnata dalla preghiera, affinché possa svolgersi il colloquio tra Dio e l'uomo; poiché «quando preghiamo, parliamo con Lui; Lui ascoltiamo quando leggiamo gli oracoli divini» (sant'Ambrogio) (id. n. 25)
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«Compete ai sacri Presuli, depositari della dottrina apostolica, ammaestrare opportunamente i fedeli loro affidati al retto uso dei Libri divini, in modo particolare del Nuovo Testamento, e soprattutto, dei Vangeli...».
Che siano i Pastori d'anime o siano i cristiani di qualsiasi stato, avranno cura di diffondere con zelo e prudenza la Scrittura.
«Come dall'assidua frequenza del Mistero eucaristico si accresce la vita della Chiesa, così è lecito sperare nuovo impulso alla vita spirituale dalla cresciuta venerazione della Parola di Dio, che «permane in eterno» (id. n. 25, 26).
NOTA: Secondo il nostro apostolato ridurre il prezzo quanto equo per la Bibbia (Vangelo, Nuovo Testamento); si diffonderà più largamente tra il popolo.