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Giacomo Alberione, SSP
Ut Perfectus sit Homo Dei

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4. Storia della composizione-raccolta

Nella lettura di queste cinquanta istruzioni che stiamo presentando è necessario tuttavia tener presente anche la storia di UPS, un’opera complessa che si è andata formando in


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varie tappe, precedenti e successive a quanto detto nell’aprile del 1960 ad Ariccia.

Si è già accennato al fatto che un programma e la descrizione dei contenuti e finalità dell’“adunata” erano stati pubblicati almeno un anno prima su due numeri del San Paolo.

Secondo la testimonianza di Fratel Silvano De Blasio (segretario personale di Don Alberione) a Don Antonio da Silva, nella dettatura delle sue istruzioni Don Alberione seguiva appunti manoscritti,24 contenuti in un suo taccuino.

Nell’atto della dettatura dell’istruzione, egli si ispirava al “programma” pubblicato sul San Paolo del febbraio 1959, articolato secondo le “quattro parti” e seguendo il metodo generale “Via, Verità e Vita” (dogma-morale-culto; mente-volontà-cuore).

Immediatamente prima del corso, era stato pubblicato il libretto-guida sopra citato,25 con il dettagliato elenco dei partecipanti, degli orari settimanali e quotidiani, ma anche dei titoli delle istruzioni (del Primo Maestro), delle meditazioni e delle conferenze (da tenersi da altri Paolini).

Nell’esposizione degli argomenti Don Alberione non seguiva alla lettera né il programma, né il libretto, né probabilmente gli stessi appunti personali. Scrive Don Damino:

«Di solito egli [Don Alberione] iniziava leggendo alcuni articoli


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delle Costituzioni dai quali prendeva spunto per svolgere le Istruzioni che aveva preparato accuratamente. Ogni tanto, lasciando lo scritto, faceva osservazioni e aggiunte di carattere pratico, molto vivaci. Le istruzioni furono registrate, poi dattiloscritte. Non tutto quello che fu pronunziato nelle istruzioni è passato nella stampa. D’altra parte, lo stesso Fondatore ammise, quasi rammaricandosi, che molte cose restavano da dire, anche su temi importanti, come l’apostolato e il governo della Congregazione: “...e non posso neanche dir tutto in questo corso!”».26

Egli aveva incaricato personalmente Don Paganini di incidere su nastro magnetico tutte le istruzioni.27

La trascrizione dattiloscritta della registrazione contiene essa stessa correzioni, cancellature ed aggiunte autografe di Don Alberione. Tuttavia i quattro volumi stampati, anche rispetto al dattiloscritto corretto, riportano varianti, segni evidenti di successive e laboriose revisioni a più mani, sotto la finale approvazione del Primo Maestro.

Nell’edizione che presentiamo, abbiamo considerato definitivo il testo stampato nel 1960-1962.28




24 Don Esposito al riguardo testimonia: «È certo che Don Alberione scrisse per esteso prediche e istruzioni. I testi li vidi quando preparavo il CISP; non ho mai visto manoscritti alberioniani tanto tormentati, rifatti, pasticciati, come quelli del “Raduno 1960”». Di tali manoscritti, però, non è stata finora trovata traccia nell’Archivio della SSP.



25 Il Raduno Paolino è stato rintracciato da Don Antonio da Silva, ascoltando e riascoltando la registrazione delle istruzioni di Don Alberione. Il Primo Maestro in una istruzione ne fece un accenno: «Poi adesso lasciamo da parte altre cose per accennare a ciò che riguarda questi giorni. Settimana di totale silenzio, la presente settimana che abbiamo incominciato, cioè, sì, la prima. Nel libretto-guida è stato scritto... Quindi ringraziamo il Signore di questo corso, particolare, e grazia unica nella vita, forse, per pensare all’anima nostra... E pensare com’è la vita paolina, con le sue quattro ruote: spirito, studio, apostolato, povertà...». Cf. A. da Silva, Il Cammino degli Esercizi spirituali nel pensiero di Don G. Alberione, Centro di spiritualità Paolina, Casa Divin Maestro, Ariccia, 1981.



26 Cf. A. Damino, Bibliografia di Don Giacomo Alberione, Roma 19943, 34.



27 Sul San Paolo dell’aprile-maggio 1959, Don Alberione scriveva del corso: «Tutto dovrà essere registrato per il futuro e per gli assenti» (cf. CISP 192).



28 Nella edizione multimediale che il Centro di Spiritualità sta preparando, di questa come di tutte le altre opere di Don Alberione, potranno essere messi contemporaneamente a raffronto la voce del Primo Maestro, quando esiste, con il manoscritto, il dattiloscritto e lo stampato.






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