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Giacomo Alberione, SSP Ut Perfectus sit Homo Dei IntraText CT - Lettura del testo |
La direzione spirituale
La direzione spirituale è parte del ministero pastorale: la cura individuale di anime; viene dalla missione segnata ed esercitata dal Maestro Divino: «Insegnate a fare quanto io vi ho comandato» [cf. Mt 28,20]. È l’arte pastorale di condurre anime progressivamente dagli inizi della vita spirituale sino alla sommità della perfezione, secondo la rispettiva vocazione e secondo i doni e le grazie di ognuno.
Nel progetto di Catechismo proposto per la Chiesa universale vi sono queste domande e risposte:
1. Che cos’è la direzione spirituale?
Dicesi direzione spirituale il dare ed anche il ricevere norme di condotta del tutto concrete e adatte allo stato d’animo di colui al quale si rivolgono.
2. Quale differenza c’è tra la confessione e la direzione spirituale?
Tra la confessione e la direzione spirituale c’è questa differenza, che la confessione tocca solo l’accusa
delle colpe; mentre la direzione spirituale risale alla causa dei peccati per trovare i vari rimedi che impediscono il progresso spirituale.
3. È utile la direzione spirituale?
La direzione spirituale è utilissima per progredire con sicurezza nelle virtù e per non cadere con facilità in illusioni sul proprio conto senza una buona guida.
4. Chi è il direttore spirituale?
Il direttore spirituale è quel Sacerdote che aiuta le anime a progredire nella via della perfezione, e al quale, a questo scopo, si manifestano i segreti della coscienza buoni e cattivi.
5. Che cosa deve fare il direttore spirituale?
Il direttore spirituale deve conoscere intimamente l’anima che si è affidata alle sue cure per dirigerla secondo i disegni di Dio.
6. Che cosa deve conoscere della nostra anima il direttore spirituale?
Il direttore spirituale deve conoscere della nostra anima le inclinazioni, il temperamento, il carattere, le abitudini contratte, le tentazioni, le imprudenze e soprattutto il grado di volontà.
7. Chi dobbiamo scegliere per direttore spirituale?
Per direttore spirituale dobbiamo scegliere un Sacerdote di vita interiore, prudente ed esperto nella direzione delle anime.
8. È opportuno che il direttore spirituale sia il confessore stesso?
È molto opportuno che il direttore spirituale sia il confessore stesso, perché può meglio conoscerci e dirigerci.
9. Quali obblighi abbiamo verso il direttore spirituale?
Verso il direttore spirituale abbiamo l’obbligo di aprirgli con sincerità l’anima nostra, di pregare il Signore perché lo illumini e di seguire con docilità i suoi consigli.
Necessità. Dice la Scrittura: «Consilium semper a sapiente require» (Tb 4,19). «Sempre chiedi consiglio al sapiente; non avrai a pentirtene». «Fili, sine consilio nihil facias; et post factum non pœnitebis»1 (Sir 32,24).
La ragione è ovvia: chi deve fare per la prima volta un viaggio ne domanda la strada a chi l’ha già fatta e forse anche ha veduto altri a farla. E quale viaggio può trovarsi più difficile che il cammino sempre insidiato della perfezione cristiana?
Gesù Cristo ha fondato la Chiesa come Società gerarchica; vi è chi guida e regge; perciò sempre dobbiamo rivolgerci ai rappresentanti di Dio, che hanno le grazie di ufficio. Dio nei casi ordinari non parla alle singole anime; ma si manifesta nei suoi ministri. Quando San Paolo, su la via di Damasco, atterrato da cavallo, domandò: «Signore, che vuoi che io faccia?», Gesù Cristo gli rispose: «Alzati, entra in città, lì ti verrà
detto che cosa devi fare». Là il Signore gli mandò Anania che lo istruì e battezzò [cf. At 22,6-16].
Leone XIII insisteva in una lettera al Card. Gibbons sulla utilità della direzione spirituale, affermando che fu sempre praticata nella Chiesa. In ogni Istituto religioso essa è stabilita e praticata; più ancora che nei Seminari, dove pure vi è l’obbligo di avere un Direttore spirituale sempre a disposizione degli Aspiranti.
Il Maestro di spirito o Prefetto dovrà a suo tempo dire la sua parola sopra la vocazione; ora in religione è necessario conoscere intimamente l’Aspirante.
Specialmente si richiede la direzione spirituale in alcuni periodi della vita: il momento critico della giovinezza, il primo esercizio del ministero, più tardi quando si iniziano opere nuove e di particolare impegno. A fianco delle anime più perfette, secondo la storia, si trova costantemente un saggio Direttore spirituale.