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Giacomo Alberione, SSP Ut Perfectus sit Homo Dei IntraText CT - Lettura del testo |
Come evitare le deviazioni
Ma nel mondo si incontrano talvolta deviazioni pericolose. È necessario essere guardinghi affinché l’amicizia sia contenuta sempre dentro i suoi veri limiti e non esca dall’alveo della virtù. Non si può trovare una forza
distruggitrice del bene tanto formidabile quanto una cattiva amicizia.
«Comincia taluno – scrive San Francesco di Sales – coll’amore virtuoso, ma se non sarà molto cauto, vi si introdurrà l’amore vano, poi l’amore sensibile, indi l’amore carnale».
I segni caratteristici per conoscere che il cuore incomincia a deviare verso la sensualità sono i seguenti:
a) il cercarsi senza vero bisogno vicendevolmente; il prolungare per vari pretesti la conversazione;
b) il frequentarsi con contatti o corrispondenza; l’appartarsi ed il discorrere misterioso; forse l’amico appare nel sogno, poiché manca il controllo dell’intelletto e della volontà. Infine la passione si manifesta in tutta la sua forza.
La condotta pratica:
a) Quando comincia con una certa insistenza il primo movimento, interromperlo energicamente. Si è ancora in tempo. Non soffermarsi su quella persona neppure un istante. Se occorre, si faccia su ciò l’esame particolare.
b) Se si è giunti ad un punto grave, forse non conviene interrompere bruscamente codesto moto; la qual cosa aprirebbe una breccia nel cuore e produrrebbe un disturbo psicologico forse peggiore della stessa malattia. È meglio smorzarlo progressivamente, impedendogli nuove manifestazioni con una vigilanza costante e una lotta tenace fino alla sua totale estinzione.
L’azione del Direttore è del tutto necessaria e paziente assieme.
È da notarsi che nelle comunità questi pericoli sono frequenti tra coetanei, particolarmente quando vivono assieme piccoli e adulti. Sono difficilissimi a correggersi; spesso occorre il taglio, sempre almeno allontanare le occasioni.
Ritengo che è pericolosissimo, sotto pretesto spirituale, scambi particolari di preghiere, piccoli doni, fotografie; [occorre] pregare sempre per tutti, in generale; eccetto per casi di singolari necessità. Tra religiosi e persone di diverso sesso, anche se pie e religiose, non si usino patti: «tra la mamma spirituale, la sorella spirituale, ed il figlio od il fratello spirituale, ecc.».
Ai Superiori qui un dovere molto ingrato, ma è dovere.
Che fra i due ci stia sempre l’Angelo Custode!, diceva un savio ed esperto Direttore di spirito.