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Giacomo Alberione, SSP Ut Perfectus sit Homo Dei IntraText CT - Lettura del testo |
Un cuore nuovo
L’amore a Gesù Maestro, al Crocifisso, all’Ostia Santa, diviene più sensibile; l’amore allo Spirito Santo va sino a sentirlo operante nell’anima; l’amore alla Madre nostra si ispira al «o clemens, o pia, o dulcis Virgo Maria»;15 l’amore a S. Paolo diviene tenero e forte assieme; l’amore all’Angelo Custode ce lo fa considerare fratello e compagno nel viaggio; l’amore a S. Giuseppe conforta ogni passo della vita; l’amore alle Anime Purganti è tutto fatto di compassione e premurosa carità.
Per il dono della pietà: la Sacra Scrittura sarà la più amata lettura, la lettera del Signore per invitarci
al cielo, la comunicazione dei segreti di Dio, delle più amabili verità, dei disegni di Dio su di noi.
La santa Chiesa è la Sposa di Gesù Cristo, uscita dal suo santo Costato; che ne perpetua la missione sulla terra come suo Corpo Mistico; la più alta istituzione del mondo, fornita di fecondità, autorità, infallibilità; la nostra madre che ci generò alla vita soprannaturale e l’alimenta nei Sacramenti; la società di cui siamo membri, per cui prendiamo parte ai dolori e gioie, collaboriamo alle sue iniziative; assecondiamo i desideri del Papa, in amore filiale, in docilità lieta, come a Gesù Cristo che in essa vive, come il Pastore supremo delle pecorelle e degli agnelli.
Per il dono della pietà siamo affezionati ai Superiori che ci rappresentano Dio; ai fratelli che sono immagini di Dio; agl’infelici, alle vocazioni; alle anime a noi affidate; con i sentimenti del Cuore di Gesù. Amiamo tutto il culto, le Messe, le belle funzioni, la chiesa, le immagini sacre.
Ne seguono tre sentimenti:16 1) Rispetto devoto per Dio, che ce lo fa adorare con santa premura, come Padre dilettissimo; così che le pratiche di pietà divengono un bisogno dell’anima, uno slancio verso Dio. 2) Un amore tenero e generoso, per essere pronti al sacrificio onde procurargli gloria e piacergli: «Quæ placita sunt ei facio semper».17 Esclude la pietà egoista, oziosa, sentimentale, fantasiosa. 3) Un’affettuosa obbedienza che vede nei precetti e nei consigli sapienti ed amorose disposizioni di Dio per guidare noi, suoi figli, al cielo.
Dono necessario se si vuole arrivare a compiere lietamente e prontamente i doveri verso Dio, l’obbedienza
ai Superiori, la condiscendenza agli inferiori. Chi non lo possiede tratta con Dio come con un padrone e giudice; la preghiera riuscirebbe pesante; le prove sembrerebbero piuttosto castighi; il prossimo verrebbe considerato sotto aspetti umani soltanto. Con la pietà tutto è veduto e sentito in una luce nuova.