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Giacomo Alberione, SSP Ut Perfectus sit Homo Dei IntraText CT - Lettura del testo |
Pietà fonte di gioia
La pietà dà la letizia al Religioso.
Chi vuol assaporare i beni dell’anima consacrata al Signore deve sentire un intimo spirito di pietà; non vi è di meglio.
La pace dell’anima, il gaudio della buona coscienza, il bene di essere uniti a Dio, di sentire e progredire nel suo amore, di stringere sempre più una sentita unione col Signore.
Ecco alcune delle ricompense che Dio largisce anche in questa vita ai servi suoi fedeli, specialmente ai migliori, con la gioconda speranza della eterna beatitudine. Pur in mezzo alle prove della vita; anzi talvolta le stesse prove accrescono la fiducia che il Signore conduce l’anima verso la santità e la gioia; essendo sacrifici che associano maggiormente al Crocifisso. «Superabundo gaudio in omni tribulatione»,20 dice S. Paolo. Quando tutto il cuore e la sentimentalità sono stabilite in Dio e nelle cose di Dio il religioso sente tale soddisfazione della sua vita che ogni cosa né lo attira, né l’assapora; anzi gli viene a nausea il mondo, il piacere, la stima del mondo. Ecco Paolo: «omnia arbitror ut stercora, ut Christum lucrifaciam» 21 (Fil 3,8).