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Giacomo Alberione, SSP Ut Perfectus sit Homo Dei IntraText CT - Lettura del testo |
Messa come sacrificio
La Messa Sacrificio di Gesù Cristo, che offre di nuovo se stesso come Uomo-Dio in adorazione, lode e ringraziamento; atti, questi, di «valore morale infinito». Dio riceve in parità quanto ha diritto di avere; niente può impedire questi effetti.
Inoltre Gesù Cristo nella Messa soddisfa per i peccati ed impetra le grazie. Purifica ed ottiene tutto; ma tutto si applica a noi a misura delle disposizioni, pentimento e fiducia.
La Messa Sacrificio dell’umanità. Si offre «pro nobis et totius mundi salute».1 La Croce è il centro della
storia umana. L’umanità nel tempo antico poteva salvarsi sperando nella redenzione del Messia venturo; l’umanità dalla Croce sino alla consumazione dei secoli può salvarsi guardando alla Croce che sta al centro. Così come nel deserto i morsicati degli Ebrei rivolgendosi al serpente di bronzo, preparato da Mosè, erano guariti. Là sul Calvario, Maria, per mezzo del Figlio suo, schiacciava la testa del serpente: «ipsa conteret caput tuum».2
La Messa Sacrificio della Comunità e della Famiglia nostra. Essa ha pure dei peccati da soddisfare, delle grazie da ottenere. Ha pure da portare gloria a Dio e portare con l’apostolato pace agli uomini. Il Superiore Generale una volta al mese celebra per tutta la Famiglia ed i suoi membri; il Provinciale per la Provincia; il Superiore di una Casa per la sua Comunità; il Maestro per i suoi discepoli; lo scrittore per i suoi lettori; il Direttore della «San Paolo Film» per i suoi spettatori.
La Messa Sacrificio del Religioso. Gesù «umiliò se stesso fattosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Per questo Dio lo esaltò...» [Fil 2,8-9]. Il Religioso rinnova l’offerta di sé, offrendo la sua volontà uniformata al volere divino; ed in Cristo sarà un’ostia, attendendo la gloria. Gloria proporzionata alla morte di se stesso; quale esaltazione nella resurrezione finale!
La Messa Sacrificio del Sacerdote. Il centro della giornata è la consacrazione. Impara sino a che punto deve amare le anime: «Io m’immolerò per voi». «Nessuno ama più di chi muore per l’amato». Essendo «alter Christus», già si è imposta una sorte: consumare
tutto se stesso per le anime, tempo, salute, ingegno, riposo, denaro, stima, comodità, sentimento... Servo delle anime: «Sacerdos aliis».3 Il popolo è il suo padrone cui sacrificherà tutto: «affinché dove sarà Gesù là arrivi il Sacerdote».
La Messa Sacrificio del paradiso, del purgatorio, della Chiesa. La Messa allieta tutto il cielo ed ottiene le preghiere dei santi e degli angeli.
La Messa porta un sollievo, come principale suffragio, alle anime che soffrono per il ritardato ingresso in cielo, e assicura l’amicizia di esse per noi.
La Messa è il grande potere e sicurezza della Chiesa: Gesù è con essa, ma crocifisso, agnello ucciso e sempre vivo: che ogni momento rinnova la sua passione per il continuo susseguirsi di Messe nel mondo.