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Giacomo Alberione, SSP
Ut Perfectus sit Homo Dei

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Che cosa è la Visita

     Nel Vangelo di San Giovanni (1,35-39) si legge: «Giovanni (il Battista) se ne stava ancora là, e vi erano con lui due discepoli; e, mirando colui che passava (Gesù), disse: “Ecco l’Agnello di Dio!”. I due discepoli avendo sentito dire questo tennero dietro a Gesù. Allora Gesù, rivoltosi a guardarli, disse loro: “Che cercate?”. Ma essi chiesero a lui: “Rabbi (che vuol dire Maestro), dove abiti?”. Egli rispose loro: “Venite e vedrete”. Andarono dunque e videro dove abitava; e rimasero presso di lui quel giorno». I due divennero discepoli ed apostoli, uno fu Giovanni Evangelista; l’altro (Andrea) per prima cosa condusse a Gesù il fratello, Pietro.

     Ecco la prima visita a Gesù che iniziava la sua vita


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pubblica: visita di un giorno. Li trasformò. Fu il primo modello di Visita. Indica i preziosissimi frutti che la Visita a Gesù produce in un’anima.

     Così l’aspirante, così il paolino, così l’apostolo, il discepolo, il sacerdote: con belle Visite avranno luce, conforto, grazia, gaudio, perseveranza, santità.

     Che sia la Visita. È un incontro dell’anima e di tutto il nostro essere con Gesù.

     È la creatura che s’incontra con il Creatore.

     È il discepolo presso il Divin Maestro.

     È l’infermo con il Medico delle anime.

     È il povero che ricorre al Ricco.

     È l’assetato che beve alla Fonte.

     È il debole che si presenta all’Onnipotente.

     È il tentato che cerca il Rifugio sicuro.

     È il cieco che cerca la Luce.

     È l’amico che va al vero Amico.

     È la pecorella smarrita cercata dal Divino Pastore.

     È il cuore disorientato che trova la Via.

     È lo stolto che trova la Saggezza.

     È la sposa che trova lo Sposo dell’anima.

     È il nulla che trova il Tutto.

     È l’afflitto che trova il Consolatore.

     È il giovane che trova orientamento per la vita.

     I pastori al presepio, la Maddalena al convito di Simone, Nicodemo che arriva nella notte.

     Le sante conversazioni della Samaritana, di Zaccheo, di Filippo e di tutti gli Apostoli con Gesù; specialmente nell’ultima settimana della sua vita terrena e dopo la resurrezione.

     Si va a Gesù come Mediatore tra Dio e l’uomo;


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come Sacerdote del Padre; come Vittima di espiazione; come il Messia venuto; come Verbo di Dio; come Buon Pastore; come Via, Verità e Vita; come Salvatore del mondo.

     Nel piccolo Tabernacolo il Modello di ogni perfezione, nella piccola Ostia vi è Chi tutto ha fatto, Colui che è: la gioia dei Beati in Cielo, il Religioso del Padre Celeste, il Viatico della vita, l’Amico, il Sommo Bene ed eterna felicità.




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