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Giacomo Alberione, SSP Ut Perfectus sit Homo Dei IntraText CT - Lettura del testo |
Metodo
I metodi della Visita sono tanti: dalle semplici orazioni vocali, all’orazione di semplicità, sino all’unione trasformante.
Ma per avere un certo ordine: seguire i quattro fini: adorazione, ringraziamento, riparazione e supplica.
Considerare e chiedere le tre virtù teologali, oppure le quattro virtù cardinali.
Raccogliersi e stabilire un familiare discorso con Gesù. Vi è la Visita del penitente, dell’anima contemplativa, del maestro, del sacerdote, dello scrittore, del confessore, ecc., ecc.
Nella Famiglia Paolina si compie generalmente la Visita secondo la divozione a Gesù Maestro Via, Verità e Vita. Si divide il tempo in tre parti; i primi due atti specialmente si possono invertire.
Esempio:
a) Si va alla scuola di Gesù Verità: «Ego sum Veritas». Si fa la lettura spirituale, che d’altronde è prescritta dalle Costituzioni, secondo il Diritto Canonico. Oppure si considera una verità di ordine soprannaturale
od anche naturale, tolte forse dalla Teologia; oppure si legge un tratto di Vangelo, delle Lettere Paoline, di libro di Ascetica o Mistica, ecc. Quindi si fanno riflessioni, si chiede l’aumento di fede e di luce, si entra in dolce colloquio con Gesù. Atto di fede, il Credo...
b) Si compie l’esame di coscienza. Contemplare il Divino Modello: «Ego sum Via»; o fermarsi sopra una virtù, un principio di morale, ecc.
Si guarda a Gesù in qualche tratto della sua vita: Presepio, Nazareth, deserto, vita pubblica, dolorosa, gloriosa, eucaristica; si ascoltano i suoi discorsi di perfezione, le beatitudini, la carità, la mortificazione, la vocazione, i consigli evangelici; si contempla Gesù mansueto, umile, lavoratore, obbediente, paziente, ecc. Ci si specchia in Lui, con Lui ci si paragona, specialmente per la virtù che si vuole ed i propositi che si hanno; si discende alle particolarità della giornata.
Seguono il ringraziamento ed il dolore; si recita l’atto di contrizione; si esprime quanto può sgorgare dalla considerazione e si conchiude col più vivo desiderio di perfezione e proposito pratico.
c) Si prega: «Ego sum Vita»; per la grazia abituale e le grazie attuali. Si recita il Rosario; si fa la Comunione spirituale; si rinnovano i voti battesimali o religiosi. Si prega con Gesù, con Maria, con San Paolo.
Si introducono le migliori preghiere per noi e per il mondo; spesso si fa uso della Liturgia.
Altre volte sono orazioni personali; molte domande riguardano le necessità particolari nostre ed altrui.
Volendo distinguere i tre tempi della Visita, specialmente quando si fa in comune, giova: alla conclusione
del primo punto recitare o cantare l’inizio del Vangelo di San Giovanni: «In principio erat Verbum...»;4 alla conclusione del secondo punto le beatitudini: «Beati pauperes...»;5 alla conclusione del terzo punto la preghiera sacerdotale di Gesù: «Pater, venit hora, clarifica...».6
Od altre preghiere o canti preferiti; avendo cura che quando si fa in comune si scelgano orazioni o canti cui tutti possano partecipare.