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Giacomo Alberione, SSP
Ut Perfectus sit Homo Dei

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Pratiche mensili di pietà

     La prima è il Ritiro mensile. Prende altri nomi: Ritiro di perseveranza, Esercizio della buona morte, Santificazione della prima Domenica del mese. Può dirsi un minimo corso di Esercizi Ss. perché contiene i tre elementi: meditazione di orientamento, con la confessione (che si consiglia di tutto il mese); istruzione sopra i doveri e le virtù con i propositi; preghiere per il nuovo mese, con un esame preventivo, con l’orazione per la buona morte.

     Nell’anno di spiritualità (da un corso ad un corso successivo di Esercizi Ss.) è cosa utilissima fare brevi tappe, per rivedere noi stessi e riprenderci.

     Tappe per un riposo spirituale e ristoro per il nuovo cammino.

     La fedeltà al Ritiro mensile ed alla confessione settimanale sono due segni di fervore e di salvezza eterna.

     Nelle nostre case è meglio che sia predicato dal Superiore od, in sua mancanza, dal Maestro più anziano; servirà a dare come un resoconto del mese finito ed un preventivo per il nuovo mese.

     È consigliabile un solo argomento diviso in tre punti: meditazione, istruzione, preghiera.

     Per i Professi perpetui è utile che venga fatto con i Sacerdoti; per lo più.


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     Da ricordarsi che è di grande vantaggio spirituale per le popolazioni introdurre questa pratica, sotto qualsiasi nome: preferiamo la Domenica di Gesù Maestro, che è un Ritiro mensile per la parrocchia o la comunità. Possibilmente si farà l’esposizione del Santissimo con l’adorazione per turno.




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