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Giacomo Alberione, SSP
Ut Perfectus sit Homo Dei

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Indirizzo e materie scolastiche

     1. Nel corso medio-classico per i componimenti scolastici molto si consigliano: argomenti vari, religiosi, sociali, attuali e di vita quotidiana; aggiungendo riassunto di libri e magari critica di edizioni (stampa, pellicole, radio, televisione).

     La correzione dei compiti, in quanto possibile, si faccia davanti alla scolaresca. L’alunno, mentre deve coltivare lo studio delle cose antiche, dovrà considerarle in relazione al nostro apostolato, secondo il detto: «non scholæ, sed vitæ discitur».1

     Si tenga in gran conto la lettura degli scrittori ecclesiastici; nello studio delle letterature si considerino abbondantemente i massimi autori, e brevi accenni sopra i minori. Tuttavia in tutto lo studio classico letterario ogni cosa sia informata alla dottrina cattolica.

     2. Nel noviziato le materie sono: religione, Costituzioni, pratica e teoria di apostolato, canto gregoriano,


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cerimonie, storia degli stati di perfezione, ascetica, liturgia.

     L’anno di pratica comprende anche la redazione; il discepolo, sotto la guida del Prefetto o Maestro di spirito degli studenti di teologia, mandi il riassunto di un libro o un altro esercizio di redazione al Maestro stesso.

     Nel corso medio-classico superiore è necessario che si conceda un tempo sufficiente per lo studio della lingua nazionale, latina, greca; così pure delle lingue orientali.

     Nel corso teologico si dia uno spazio conveniente alla casistica, che riguardi i problemi, i costumi, le idee del tempo nostro, specialmente in ordine alla stampa, cinema, radio, televisione. Ugualmente si favorisca lo studio dell’apologia e polemica, sia speculativa, sia pratica, particolarmente per gli argomenti maggiormente oggi discussi.

     Nel corso filosofico si dia ampio sviluppo alla metafisica, logica, psicologia, sociologia e pedagogia.

     Tanto nel corso filosofico che teologico, si richiamino le scienze naturali considerandole nella loro origine e parentela col soprannaturale.

     Tutti i popoli, specialmente gli antichi, hanno un proprio sistema religioso, morale, filosofico, trasmesso in varie maniere; e ogni sistema sia presentato agli alunni come provenienza e corruzione della rivelazione primitiva; confrontandolo con la dottrina cattolica, questa si mostrerà eminente e sicura in ordine alla vita


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eterna. Ogni elemento sano che può trovarsi nei vari sistemi dev’essere usato, ogni elemento negativo dev’essere eliminato. Così la fede cattolica risulterà superiore, «cum omnia in Christo Iesu ad Deum reduci debeat»:2 «affinché possiate comprendere con tutti i Santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità della carità di Cristo, e conoscere la sua ineffabile carità, che supera ogni conoscenza, affinché siate ripieni della pienezza stessa di Dio» (Ef 3,18-19).




1 «Non si impara per la scuola, ma per la vita».



2 «Dal momento che tutto, in Cristo Gesù, deve essere ricondotto a Dio».






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