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Giacomo Alberione, SSP
Ut Perfectus sit Homo Dei

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Pastoralità

     «Pastoralis curriculi programmatis hæc sint capita præcipua:3
     a) Quæstiones selectæ ex theologia dogmatica, quarum cognitio sacerdoti, in adiunctis hodierni pastoralis ministerii versanti, maioris momenti practici esse solent (10 dies).

     b) Theologiæ moralis principia, normæ, causæ, quæ maioris momenti sunt quæque continuo vel frequentius occurrere solent in audiendis fidelium confessionibus. Item methodus aptior sequenda cum pænitentibus, pro varia personarum conditione; necnon cauthelæ adhibendæ ut quodcumque periculum aut spirituale damnum sive pænitentis sive Confessarii arceatur (25 dies).

     c) Psychologiæ pastoralis præcipua capita et pædagogiæ normæ potiores (dies 10).


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     d) Problemata maiora hodiernæ Sociologiæ christianæ (10 dies).

     e) Actionis Catholicæ necessitas, principia, modi, necnon methodus in Associationum fidelium, operariorum assistentia, organizatione et apostolatus editionis diffusione (dies 10).

     f) Sacra eloquentia et Catechesis (dies 5).

     g) Modus et media ad cultum, doctrinam et amorem erga Iesum Christum Divinum Magistrum (dies 15).

     h) Munus redactionis et eius conexio cum mediis diffusionis, propaganda et publicitate (dies 10).

     i) Ars cinematographica, radiophonica et televisiva (dies 10)».

(Art. 104, Ratio studiorum)

     Questa Ratio studiorum è da seguirsi da tutti. L’interpretazione autentica è riservata al Superiore Generale. Ove siano necessarie mutazioni, occorre il ricorso alla Santa Sede.

     Solo in qualche raro caso e per ragione grave i Superiori ricorrono per dispense alla Santa Sede: o riguardanti le materie scolastiche, o la frequenza alle scuole, o agli esami.

     Questa Ratio studiorum viene così disposta perché non solo l’alunno venga istruito, ma riceva una educazione intellettuale ed insieme pastorale; la quale esige un progresso armonico di tutte le facoltà dell’alunno, cioè dell’intelletto, fantasia, memoria, giudizi sull’arte, retto metodo del lavoro scientifico e tecnico.




3 Quanto contenuto in questi «capitoli principali del programma del curricolo pastorale» è sostanzialmente riportato dall’Autore stesso, con omissione del numero di giornate da dedicare alle singole discipline, più avanti (cf. II, 232):

«a) rivedere questioni particolari della dogmatica, la cui conoscenza oggi è particolarmente necessaria nel ministero; b) studiare psicologia pastorale e norme di pedagogia, almeno per quanto è maggiormente utile; c) approfondire i principi della teologia morale, le norme, i casi, le difficoltà che più frequentemente s’incontrano al confessionale. Formarsi metodi pratici per trattare le varie qualità di penitenti, per conoscere le cautele da usarsi nei singoli casi, ad evitare i pericoli morali, sia da parte del penitente che del confessore; prepararsi ad una vita edificante nel conferire con le varie categorie di persone fedeli od anche avversarie; d) studiare i più gravi problemi odierni della sociologia cristiana; e) istruzione circa le necessità e i principi che regolano l’Azione Cattolica, le varie associazioni di fedeli, l’assistenza degli operai, l’organizzazione e diffusione per l’apostolato edizioni; f) la Sacra Eloquenza e Catechesi; g) il modo, i mezzi per conoscere, amare ed estendere il culto a Gesù Maestro; h) oltre l’ufficio di redazione, lo studio dei metodi di diffusione e della pubblicità; inoltre lo studio e pratica, in quanto possibile, delle arti: cinematografia, radio e televisione».






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