- Istruzione XI STUDI E APOSTOLATO
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1.
Studi superiori
Seguendo i desideri e le
disposizioni della Santa Sede, l’Istituto sempre ebbe cura, sin dal 1920, di
inviare
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giovani Sacerdoti alle
Università Ecclesiastiche ed anche civili,2
per tre motivi:
a) per preparare insegnanti qualificati;
b) preparare Sacerdoti alla redazione ed alla revisione dei libri,
periodici, pellicole, programmi per radio, cinema, dischi, ecc.
c) preparare maestri di noviziato tali che, unendo alle loro qualità morali e
pastorali anche più larghe vedute e maggiore competenza, compiranno meglio il
loro delicatissimo ufficio.
2 Questa
affermazione di Don Alberione si può documentare storicamente. Nel suo
diario-agenda monsignor Re, vescovo di Alba, alla data 19.4.1915 annota:
«Marocco Battista fu Antonio... alla Scuola Soc[iale] Cattolica di Bergamo». –
In data 16.2.1916 Don Alberione stesso invia a monsignor Re una lettera con
acclusa la prima relazione scritta sull’origine delle sue opere. In essa, tra
altre cose, si dice: «I quindici giovani sono buoni, studiano; uno è presidente
[il Marocco] della federazione giovanile diocesana; nelle ultime domeniche ha
tenuto conferenze ai giovani a Vezza, Castellinaldo, Santa Vittoria ecc. Questo
sta preparandosi, sotto la guida del canonico Chiesa, alla laurea in scienze
sociali alla Facoltà di Bergamo, cui è ascritto: ora mi dirige già la Gazzetta d’Alba, di cui io leggo solo le
bozze, conservando sempre su di me la responsabilità. Altri giovani hanno già
quasi esauriti gli studi ginnasiali, poi studieranno filosofia, storia civile
ed ecclesiastica, apologia». – In data 14.8.1919 monsignor Re annota ancora nel
diario: «Raccom[andati] due giovani t[eologo] Alber[ione] - Scuola Sociale Cattol[ica]
Bergamo». – La solennità del quinto anniversario dell’apertura della casa, o
della fondazione ad Alba, fu ricordata la domenica 17 agosto 1919, perché alla
sera dello stesso giorno l’assistente (Costa Desiderio) e il vice-assistente
(Marcellino Bartolomeo) partirono per Bergamo, dove dovevano sostenere l’esame
in scienze sociali. Frequentarono il breve corso, e quaranta giorni dopo, il 27
settembre, erano già di ritorno ad Alba, dopo aver superato felicemente l’esame
del primo corso di scienze sociali. In data 28.5.1920 il vescovo Re ancora
annota: «Roma - Conte Dalla Torre - Racc[omandati] i giovani Marcellino
Bartolomeo e Costa Desiderio, per dispensa tasse e pensione - Corso sc[ienze]
sociali Bergamo». – In data 22.9.1921 Desiderio Costa, il primo entrato nella Società
San Paolo, presso l’Istituto Pontificio di Scienze Sociali di Bergamo, ottiene
la laurea discutendo la tesi: «Il divorzio nelle leggi e nella Camera
Italiana». Presso lo stesso Istituto in data 16.9.1922 si laurea anche
Marcellino Bartolomeo.
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