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Giacomo Alberione, SSP
Ut Perfectus sit Homo Dei

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1. Studi superiori

     Seguendo i desideri e le disposizioni della Santa Sede, l’Istituto sempre ebbe cura, sin dal 1920, di inviare


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giovani Sacerdoti alle Università Ecclesiastiche ed anche civili,2 per tre motivi:

     a) per preparare insegnanti qualificati;

     b) preparare Sacerdoti alla redazione ed alla revisione dei libri, periodici, pellicole, programmi per radio, cinema, dischi, ecc.

     c) preparare maestri di noviziato tali che, unendo alle loro qualità morali e pastorali anche più larghe vedute e maggiore competenza, compiranno meglio il loro delicatissimo ufficio.




2 Questa affermazione di Don Alberione si può documentare storicamente. Nel suo diario-agenda monsignor Re, vescovo di Alba, alla data 19.4.1915 annota: «Marocco Battista fu Antonio... alla Scuola Soc[iale] Cattolica di Bergamo». – In data 16.2.1916 Don Alberione stesso invia a monsignor Re una lettera con acclusa la prima relazione scritta sull’origine delle sue opere. In essa, tra altre cose, si dice: «I quindici giovani sono buoni, studiano; uno è presidente [il Marocco] della federazione giovanile diocesana; nelle ultime domeniche ha tenuto conferenze ai giovani a Vezza, Castellinaldo, Santa Vittoria ecc. Questo sta preparandosi, sotto la guida del canonico Chiesa, alla laurea in scienze sociali alla Facoltà di Bergamo, cui è ascritto: ora mi dirige già la Gazzetta d’Alba, di cui io leggo solo le bozze, conservando sempre su di me la responsabilità. Altri giovani hanno già quasi esauriti gli studi ginnasiali, poi studieranno filosofia, storia civile ed ecclesiastica, apologia». – In data 14.8.1919 monsignor Re annota ancora nel diario: «Raccom[andati] due giovani t[eologo] Alber[ione] - Scuola Sociale Cattol[ica] Bergamo». – La solennità del quinto anniversario dell’apertura della casa, o della fondazione ad Alba, fu ricordata la domenica 17 agosto 1919, perché alla sera dello stesso giorno l’assistente (Costa Desiderio) e il vice-assistente (Marcellino Bartolomeo) partirono per Bergamo, dove dovevano sostenere l’esame in scienze sociali. Frequentarono il breve corso, e quaranta giorni dopo, il 27 settembre, erano già di ritorno ad Alba, dopo aver superato felicemente l’esame del primo corso di scienze sociali. In data 28.5.1920 il vescovo Re ancora annota: «Roma - Conte Dalla Torre - Racc[omandati] i giovani Marcellino Bartolomeo e Costa Desiderio, per dispensa tasse e pensione - Corso sc[ienze] sociali Bergamo». – In data 22.9.1921 Desiderio Costa, il primo entrato nella Società San Paolo, presso l’Istituto Pontificio di Scienze Sociali di Bergamo, ottiene la laurea discutendo la tesi: «Il divorzio nelle leggi e nella Camera Italiana». Presso lo stesso Istituto in data 16.9.1922 si laurea anche Marcellino Bartolomeo.






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