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Giacomo Alberione, SSP Ut Perfectus sit Homo Dei IntraText CT - Lettura del testo |
Parola ispirata
La Bibbia Sacra è parola divinamente ispirata. San Paolo scrive a San Timoteo: «Ma tu rimani fedele a quello che hai imparato e di cui sei pienamente convinto, perché non solo sai bene da chi l’hai appreso, ma anche perché sin da fanciullo tu hai conosciuto le sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù. Tutta la Scrittura è ispirata da Dio, è utile per l’insegnamento, per convincere, per correggere, per formare alla giustizia, affinché l’uomo di Dio sia formato perfetto quale dev’essere e pronto per ogni opera buona» (2Tm 3,14-17).
I libri della Bibbia, considerati singolarmente, sono 73; dei quali 46 appartengono al Vecchio Testamento e 27 al Nuovo Testamento. Si suole dividerli, secondo l’argomento, in libri storici, didattici e profetici.
Nei Libri Sacri vi è l’elemento umano e l’elemento divino. Considerando l’elemento divino, e cioè che i Libri Sacri sono stati scritti sotto l’ispirazione di Dio, e che furono affidati alla Chiesa Cattolica, è necessario interpretare la Scrittura secondo il genuino senso della Chiesa. Nessuno può mettersi in contraddizione col sentimento veramente e rigorosamente unanime dei Padri della Chiesa, quando si tratta di questioni riguardanti la fede e la morale; né si può ammettere un’interpretazione contraria alla legge divina, tale da far supporre che l’autore ispirato abbia insegnato l’errore, o siasi contraddetto, o abbia contraddetto un altro autore ispirato; e neppure si può ammettere alcuna contraddizione fra la Scrittura rettamente intesa e la vera scienza.
Il Maestro Divino si appellava spesso alla Sacra Scrittura, confermandola e confermando la sua missione. Esempio: «Leggete le Scritture, esse vi parlano di me e mi rendono testimonianza» [Gv 5,39]. Al demonio tentatore rispondeva vittoriosamente: «Non de solo pane vivit homo, sed in omni verbo quod procedit de ore Dei... Non tentabis Dominum Deum tuum... Dominum Deum tuum adorabis et illi soli servies»:1 sono tre espressioni ricavate dalla Bibbia.
Per confutare Farisei e Scribi, i quali volevano accusarlo perché si diceva Dio, risponde interrogandoli: «Spiegatemi il versetto primo del salmo [109]: Dixit Dominus Domino meo: sede a dextris meis».2