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Giacomo Alberione, SSP
Ut Perfectus sit Homo Dei

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Le visite di Dio e di Maria

     La Chiesa, riferendosi alle apparizioni di Maria Immacolata a Lourdes a S. Bernardetta Soubirous, usa le parole: «Visitasti terram, inebriasti eam; multiplicasti locupletare eam» [Sl 65,10]: tu, Maria, hai visitato la terra, l’hai rallegrata tanto, l’hai arricchita di molti doni.

     Così molto prima il Figlio di Dio s’incarnò e venne a visitare l’umanità per illuminarla, consolarla, arricchirla dei suoi doni celesti, e prendersi i nostri peccati per soddisfarli, e riaprire il cielo.

     Ecco il modello di ogni visita da farsi ai Fratelli religiosi e ad ogni comunità, o famiglia, od amici: «In quel giorno Maria si mise in viaggio per recarsi in fretta, attraverso alle montagne, in una città di Giuda. Entrò in casa di Zaccaria e salutò Elisabetta. Ed avvenne che, come Elisabetta udì il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo seno; ed Elisabetta fu ripiena di Spirito Santo e ad alta voce esclamò: “Benedetta sei tu fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno. E per quale merito il Signore mi ha concesso che venisse a me la Madre del mio Signore? Poiché non appena suonò al mio orecchio il tuo saluto, il bambino esultò per l’allegrezza nel mio seno. E beata sei tu che hai creduto, perché le cose che ti furono dette da parte del Signore saranno tutte compiute”. E Maria rispose: “L’anima mia loda il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore”» [Lc 1,39-47].

     Maria si fermò in quella casa che santificò con le sue virtù e con la preghiera, portando ad essa doni celesti: Elisabetta fu ripiena di Spirito Santo; il suo bambino (il Battista) fu santificato nel seno della madre;


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Zaccaria riacquistò la parola, giacché era restato muto per i suoi dubbi sopra l’annunzio dell’Angelo. Là servì Elisabetta per tre mesi.

     Vi sono visite paterne. Sono un incontro lieto tra padre e figli; così del Superiore Generale o del Provinciale, o di Vescovi o altre Autorità.

     Esse hanno lo scopo di stabilire più intime relazioni, scambiarsi i saluti e notizie, rallegrare e rallegrarsi. Assieme pregare, esortare, consolare.

     Sono visite attese, sono incontri desiderati, sono come un raggio di sole, che viene ad illuminare. Quanto più frequenti possono effettuarsi, tanto maggiori saranno i frutti.

     I figli invitino volentieri il loro Padre; il Padre accoglie volentieri l’invito.

     Si pensi alla visita dei pastori di Betlemme alla Grotta dove nacque Gesù; si pensi all’intervento di Gesù alle nozze di Cana insieme a Maria; si pensi alla visita di Gesù alla casa di Pietro a Cafarnao; si pensi alla visita di Gesù a Betania, dove veniva accolto con fede ed amore da Marta, Maria, Lazzaro: quanta luce e conforto, e benedizioni da quelle visite!

     Occorre però sempre che abbiano il tono di intimità tra Padre e figli.




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