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Giacomo Alberione, SSP Ut Perfectus sit Homo Dei IntraText CT - Lettura del testo |
Il Signore disse: «Scrivi...»
Il Signore disse a Mosè: «Scrivi queste cose per ricordo nel libro» (Es 17,14), cioè la vittoria sugli Amaleciti ed il miracolo della sorgente di acqua scaturita dalla roccia.
Poi, il Signore volle scritto il patto tra Lui, Mosè ed Israele: «Scrivi queste parole, poiché in base a queste clausole io ho stretto un patto con te e con Israele» [Es 34,27].
Dio diede a Mosè la sua legge scritta sopra due tavole di pietra [cf. Es 24,4ss; Dt 4,13].
Dio ordinò a Mosè di scrivere. Fra i ricordi e le prescrizioni da osservarsi in futuro: «Quando egli salirà sul trono reale il re si faccia scrivere una copia della legge per suo uso sopra un rotolo, secondo l’esemplare che possiedono i Sacerdoti e Leviti» (Dt 17,18).
Mosè scrisse la legge del Signore e la consegnò ai Sacerdoti, figli di Levi, che portavano l’Arca del Signore (Dt 31,9). Poi ordinò che ogni sette anni venisse letta a tutto il popolo radunato: «Affinché odano, imparino, temano il Signore e procurino di praticarla» (Dt 31,12).
Dopo la morte di Mosè Dio parlò a Giosuè: «Il volume di questa legge (scritta da Mosè) non si diparta
mai dalla tua bocca; meditala giorno e notte, per impegnarti ad osservare quanto vi è scritto; in tal modo avrai successo» (Gs 1,8).
Nel libro di Esdra-Neemia, al capitolo ottavo (2-8) si descrive come avvenne la solennità della lettura della legge di Dio su la piazza, davanti alla porta delle acque; lettura fatta da Esdra per ordine di Neemia.
Dio ordinò ad Isaia: «Prendi una grande tavoletta e vi scrivi sopra a caratteri ben leggibili» (8,1). Al capitolo 30,8, Dio ancora ordina ad Isaia: «Incidi sopra una tavoletta per essi (Ebrei) e scrivilo in un libro che serva per il futuro come testimonianza perpetua...».
Geremia riceve dal Signore l’ordine: «Scrivi in un libro tutte le profezie che ti ho comunicato» (30,2).
Al capitolo 36,2, altro ordine: «Prendi un libro e scrivi tutte le parole che ti feci conoscere contro Israele, contro Giuda e contro le Nazioni dal giorno in cui cominciai a parlarti fino al presente».
Sotto dettatura di Geremia, allora Baruch scrisse ogni cosa.
Ma il re Joiachim bruciò il libro scritto, perché annunziava castighi per lui e il popolo. Allora Dio diede quest’ordine a Geremia: «Prendi un altro libro e scrivi ancora tutte le cose già scritte nel libro bruciato da Joiachim» [36,28]. Geremia prese un altro libro e Baruch vi scrisse quanto conteneva il primo.