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Giacomo Alberione, SSP Ut Perfectus sit Homo Dei IntraText CT - Lettura del testo |
Norme per la televisione
Art. 262. Perché si possa conseguire sempre più perfettamente il fine della Società, i Superiori ricordino che, secondo il precetto del nostro padre S. Paolo, la parola di Dio non è prigioniera; e che il progresso umano fornisce mezzi sempre più perfetti ed efficaci che non si devono inconsideratamente respingere né accettare con leggerezza. Del resto l’esame e il giudizio sulla utilità e convenienza dei mezzi spetta al Superiore generale col suo Consiglio, salvo sempre il giudizio della Sede Apostolica.
Ascoltando Pio XII ci formiamo una coscienza sempre più chiara del nuovo potente mezzo per l’apostolato; e quali pericoli si incontrano se di esso si abusa.
Diceva allora il Papa: «A Noi piace, tuttavia, soffermarCi in modo particolare sulla parte che la televisione non mancherà certamente di avere nella diffusione del messaggio evangelico. Ci sono noti, a questo riguardo, i consolanti risultati conseguiti dalla operosità dei cattolici in quelle Nazioni dove la televisione già da
tempo è stata introdotta. Ma chi potrà prevedere quali e quanti orizzonti nuovi si apriranno all’apostolato cristiano, quando le stazioni televisive, diffuse in ogni parte del globo, permetteranno a tutti di contemplare ancor meglio la vita pulsante della Chiesa? Noi amiamo pensare che allora si rinsalderanno ancor più i vincoli spirituali della grande famiglia cristiana, e potrà arrivare agli uomini, maggiormente illuminati dalla luce dell’Evangelo per opera di questo meraviglioso strumento, una maggior conoscenza, un miglior approfondimento, ed una più vasta dilatazione del regno di Dio nel mondo.
Tali considerazioni non devono tuttavia far dimenticare un altro aspetto di questo delicato ed importante argomento. Se, infatti, la televisione ben regolata può costituire un mezzo efficace di saggia e cristiana educazione, è altrettanto vero che la medesima non è scevra di pericoli, per gli abusi e per le profanazioni a cui potrebbe essere condotta dalla debolezza e dalla malizia umana; pericoli tanto più gravi, quanto maggiore è la potenza suggestiva di questo strumento e quanto più vasto e indiscriminato è il pubblico a cui esso si dirige».