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Giacomo Alberione, SSP
Ut Perfectus sit Homo Dei

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Un cuore più largo dei mari

     1. Nel mondo vi sono quasi tre miliardi di uomini; divisi in continenti, suddivisi in nazioni, famiglie.

     Avere un cuore più largo dei mari e degli oceani. Sono 1.800.000.000 di pagani, senza alcuna religione o atei. Che tutti si amino come figli di Dio e fratelli nostri, creati per il paradiso, che sono nostri compagni di viaggio verso l’eternità, insidiati da astuti e pericolosi nemici. Venuti da Dio; devono dar una prova di fede, amore, fedeltà nella vita presente; attesi in cielo


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dal Padre Celeste. E Gesù Cristo, Figlio di Dio incarnato, ne ha tracciata la via, si è fatto luce del mondo, ha conquistata la vita soprannaturale morendo sulla croce. E ha lasciata la Chiesa (di cui è l’anima) che continuerà per ogni secolo, per ogni generazione, per ogni uomo ad essere la via, la verità e la vita.

     E la Chiesa offre a tutti il messaggio della salvezza. Sta all’uomo, che è libero, di rispondere col o col no; e col prenota il posto a destra; e col no prenota il posto a sinistra nel giudizio universale.

     Amare tutti, pensare a tutti, operare con lo spirito del Vangelo che è universalità e misericordia. «Venite ad me omnes».1 Così com’è lo spirito di San Paolo Apostolo, sempre teso verso i popoli che non ebbero ancora la luce di Gesù Cristo: «illuminare iis qui in tenebris et in umbra mortis sedent».2




1 «Venite a me voi tutti...» (Mt 11,28).



2 «Illuminare quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte» (Lc 1,79).






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