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Giacomo Alberione, SSP Ut Perfectus sit Homo Dei IntraText CT - Lettura del testo |
Avvertenze vocazionali e formative
I vocazionisti devono perciò presentare la vita del Discepolo di Gesù Maestro come davvero essa è: specialmente trattandosi di vocazioni adulte.
Occorre una direzione spirituale e comprensione più delicata e più paterna, che non all’aspirante al Sacerdozio: nel formare.
Si devono fare gli studi secondo i programmi già bene preparati. Ma la formazione spirituale sia data nel suo colore e spirito propri.
Hanno bisogno di funzioni comuni e di altre proprie.
Occorre una semi-separazione dagli altri aspiranti al sacerdozio e dai sacerdoti, pur dovendo condividere la vita di apostolato.
Maria è la più facile e sicura via per entrare nello spirito religioso e nello stabilire la vita di Gesù Cristo in noi.
L’abito non fa il religioso; né forma il religioso perfetto. Solo si ha il religioso completo, felice, in vera spiritualità paolina, quando arriva al «vivit in me Christus».10 E Gesù produce i pensieri, la fede, l’amore a Dio ed alle anime, ispira le parole e le attività apostoliche, serenità piena di speranza: «exspectantes beatam spem»:11 ecco il Discepolo paolino.
Vi è bisogno di Gesù: lo dà Maria. Non lo ha dato soltanto all’umanità in generale; ma lo dà in particolare ad ognuno, ad ogni anima che lo desidera, che lo accoglie in amore, per tenerlo sempre con sé.
Devozione a Maria: conoscerla, amarla, pregarla, zelarla.
Nota. – Questo è conforme a quanto fu conchiuso al Capitolo Generale, come risulta dai verbali; e a quanto ha deciso in una lettera la Santa Sede, indirizzata al Superiore Generale nel 1960 (Documenti dell’Archivio dell’Istituto).