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Giacomo Alberione, SSP
Ut Perfectus sit Homo Dei

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2. Maria vita: efficacia delle sue preghiere

     La Chiesa nella Salve Regina ci fa salutare Maria Vita; nelle litanie, anzi, Mater divinæ Gratiæ.6 Ella non produsse la grazia, ma la comunica per ufficio. È la Madre perché Gesù-Vita è passato attraverso a Lei.

     In Maria [la] Vita. Ella non solo partecipò della grazia acquistata dal Figlio Gesù, come avviene a noi; ma Ella con Gesù e in dipendenza da Gesù concorse a produrla nella sua vita, e specialmente durante la passione del Figlio condividendone i dolori: «tuam ipsius animam pertransibit gladius».7 Così che ricevendo noi la grazia-vita, in primo luogo e come da fonte, riceviamo e partecipiamo dei meriti di Gesù Cristo; in secondo luogo dei meriti di Maria, per la Comunione dei Santi.


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     La comunica specialmente in tre momenti successivi.

     a) A Nazareth ci concepì. La nostra concezione spirituale è avvenuta nel mistero dell’Incarnazione. Senza l’Incarnazione saremmo ancora tutti sepolti nella morte del peccato. Ora l’Incarnazione Dio l’ha operata in Maria, e ha voluto che il concorso di Lei fosse libero, cosciente, necessario.

     Il suo «fiat» era un atto di consenso alla nostra concezione soprannaturale e alla maternità a nostro riguardo.

     b) Sul Calvario ci generò. Il mistero dell’Incarnazione trova il suo compimento nel mistero della Redenzione. Con la propria morte Cristo ci meritò definitivamente di vivere della sua vita. Ciò che era divenne alla luce.

     Di conseguenza, come la nostra generazione spirituale, iniziata nel mistero dell’Incarnazione, ricevette il suo compimento in quello della Redenzione; così la maternità spirituale di Maria, che era cominciata a Nazareth, si compì sul Calvario: e là venne proclamata.

     c) Al fonte battesimale ci genera individualmente. Il fonte battesimale è la Betlemme di ognuno di noi.

     Alla nostra nascita, dal punto di vista soprannaturale, siamo come degli esseri nati morti, e abbiamo bisogno che la vita, meritata a tutti dalla morte di Cristo, venga infusa in ognuno di noi in particolare. Questa infusione la compie Maria. Il figlio dell’uomo diviene così figlio di Dio.


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     L’Arcangelo Gabriele la salutò piena di grazia. Ciò viene compreso nella dottrina comune della Chiesa: Maria è la Mediatrice e distributrice della grazia acquistata da Gesù Cristo con la cooperazione di Maria.




6 «Madre della Divina Grazia».



7 «E anche a te una spada trapasserà l’anima» (Lc 2,35).






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