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Giacomo Alberione, SSP Apostolato dell’edizione IntraText CT - Lettura del testo |
Pregare per le missioni
La preghiera è il primo e il più importante fra i mezzi di cooperazione per le missioni, possibile a tutti, sempre e in ogni luogo.
Si può dire non esservi documento pontificio che, richiamando il dovere della cooperazione missionaria, non assegni alla preghiera un posto d’onore, né esservi missionario che, scrivendo dal suo campo di apostolato, non chieda in primo luogo l’aiuto della preghiera.
Vangelo, teologia, storia, sono concordi nell’attestare la ineffabile efficacia della preghiera.
Il Vangelo riporta le insistenze, i richiami, i rimproveri, le assicurazioni del Maestro. Se la nostra preghiera è sempre ascoltata quando chiede una cosa buona, lo sarà più veramente quando domandiamo al Padre ciò che Gesù Cristo stesso ci ha insegnato a domandare: «che sia benedetto il suo nome su tutta la terra, che sia compiuta la sua augusta volontà, che si affermi dovunque il suo regno di giustizia e di amore».
La teologia ammonisce che la finalità suprema dell’apostolato missionario, «la vita soprannaturale», non può trovare mezzo proporzionato che nella grazia, conquista preziosa della nostra umile preghiera, la quale a sua volta è un appello alla Sapienza divina che conosce le vie
della Redenzione, alla Potenza che sa attuarle, alla Bontà che le vuole.
La storia infine documenta con l’evidenza dei fatti quanto alla propagazione della fede abbia contribuito, nel raccoglimento dei chiostri e degli altari, il segreto sacrificio delle anime nascoste.
L’apostolo, convinto della grande necessità ed importanza della preghiera per le missioni, infiammi le anime e soprattutto i fanciulli e le religiose a pregare il Padrone della messe perché mandi buoni operai alla sua messe e ad implorare per gli infedeli gli aiuti del lume e della grazia celeste.
Faccia comprendere a tutti il significato della domanda del Padre Nostro «adveniat regnum tuum», promuova preghiere pubbliche e private, l’opera grandiosa dell’apostolato della preghiera, la necessità e il modo di trasformare la vita in continua preghiera.
Unita alla cooperazione di preghiera vi è quella della sofferenza. L’apostolo la faccia conoscere nella sua natura, necessità ed efficacia. Promuova le giornate di sofferenza pro missioni, sproni all’offerta generosa di sofferenze specialmente volontarie, all’offerta della vita stessa. Le anime predestinate ad essere vittime d’espiazione e d’amore sono molto più numerose di quanto si crede. Spesso non compiono la loro
missione perché non vi è chi le illumini e le guidi.
L’unione di tutti i fedeli mediante la cooperazione delle preghiere e di opere convertirà il mondo.
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Gli scritti riguardanti le missioni possono essere variissimi. Fra tutti sono consigliabili quelli a sfondo geografico, religioso e biografico.
Nel primo caso la parte di base è la geografia etnologica e morale che predomina, onde commuovere il lettore a compassione per quelle popolazioni. Nel secondo caso è la storia dei religiosi che si consacrano all’opera delle missioni: giacché soltanto i religiosi possono dedicarsi a quest’opera. Nel terzo caso è la vita dei grandi missionari e, attraverso ad essa, ogni notizia che riguarda le missioni.
Qualunque però ne sia il modo, il fine principale dovrà essere unico: far conoscere le missioni per indurre all’opera missionaria e alla preghiera per le missioni, perché in questo campo, più d’ogni altro, la generosità segue la convinzione.