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Giacomo Alberione, SSP
Apostolato dell’edizione

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Scienze sociali

Sotto il nome di scienze sociali s’intende qui di comprenderne particolarmente tre: la sociologia, il diritto e l’economia politica.


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Di scienze sociali si può scrivere in modo assoluto e in modo contingente.

Assolutamente e moralmente esse trattano delle azioni dell’uomo come membro della società. In questo senso fanno parte della morale cristiana e quindi sono campo proprio, diretto, immediato dell’apostolato. Lo scrittore cattolico ne può trattare come materia sua, così come ne trattano San Tommaso e Sant’Alfonso.

Nella loro contingenza e tecnicamente, riguardano: il modo di ricondurre i fatti sociali a leggi generali (sociologia), – l’insieme delle leggi e il loro studio (diritto), – l’arte di amministrare la ricchezza, il governo, i movimenti sociali secondo giustizia (economia).

In questo senso esse sono oggetto indiretto dell’apostolato, e l’apostolo ne tratti in quanto è necessario per inculcare che non si deve fare nulla contro la fede e la religione.

Le scienze sociali devono prestare alla Chiesa e alla religione l’appoggio che le cose materiali e temporali devono alle spirituali ed eterne.

In ogni caso l’apostolo si attenga all’insegnamento sociale del Vangelo, vivente nel magistero pontificio.

Gli servano di norma e di guida i documenti pontifici riguardanti il magistero e l’azione sociale della Chiesa nel mondo.

Tra essi tengono un posto eminente quelli che vanno dal pontificato di Pio IX a quello di


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Pio XII: un periodo di 77 anni, quello che finora è stato spettatore dei più grandi rivolgimenti politici e sociali. Di questi documenti i principali esprimono le idee fondamentali sulle quali la Chiesa desidera ricostruita la società e riguardano la persona umana, la famiglia, l’insegnamento, il lavoro, il capitale, la proprietà, i rapporti sociali, lo Stato, la Chiesa.2




2  Sono i seguenti:

Pio IX: Quanta cura (1864), Sillabo.

Leone XIII: Inscrutabili Dei consilio (1878). Quod Apostolici muneris (1878). Arcanum divinæ Sapientiæ (1880). Diuturnum (1881). Immortale Dei (1885). Libertas (1888). Sapientiæ Christianæ (1890). Rerum novarum (1891). Inimica vis (1892). Graves de communi (1901).

Pio X: Il fermo proposito (1905).

Benedetto XV: Pacem, Dei munus pulcherrimum (1920).

Pio XI: Ubi arcano (1922). Divini illius Magistri (1929). Casti connubii (1930), Quadragesimo anno (1931). Nova impendet (1931). Caritate Christi compulsi (1932). Vigilanti cura (1936). Divini Redemptoris promissio (1937).

Pio XII: Summi Pontificatus (1939). Radiomessaggio per il cinquantenario della Rerum novarum (1941). Radiomessaggio di Natale (1941).

Cf. Giordani, Le Encicliche sociali, Studium, Roma.






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