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Giacomo Alberione, SSP
Apostolato dell’edizione

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Potenza psicologica dell’illustrazione 1

Di qualunque genere siano e di qualunque forma si presentino, oltreché all’intento estetico, le illustrazioni sono ordinate almeno a uno dei


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tre fini: chiarire il pensiero, muovere la volontà, impressionare il sentimento.

La storia è a dimostrarlo. In ogni tempo si è sentito il bisogno di accompagnare e spiegare con illustrazioni – fossero pure rozze silografie o incisioni – fatti, teorie e opere letterarie, scientifiche e popolari, per facilitarne non solo la comprensione ma anche l’assimilamento.2

Il campo aperto all’illustrazione è universale. Essa è come una porta aperta verso il mondo soprannaturale e naturale.

Si presta infatti a rappresentare e commentare le più alte verità della dottrina cristiana nelle sue tre parti: fede, morale e grazia; come si presta a rappresentare e commentare la bellezza, la potenza, la sapienza e le opere di cui sono ricolmi la vita e il mondo.

Corrisponde ad una delle grandi aspirazioni dell’uomo: rendersi sensibile il mondo soprannaturale, spirituale e naturale, onde poter contemplare, sia pure nella immagine, ciò che vi è di meraviglioso e di irraggiungibile: dalle sublimità dei cieli alle profondità degli oceani; tutto quanto è in lui e fuori di lui, gli esseri che sono e quelli che furono nei secoli, non esclusi quelli delle epoche più lontane.

Se si considera poi il valore dell’illustrazione nel campo istruttivo, educativo e formativo, è facile comprendere come esso sia grandissimo, superiore allo stesso scritto o stampato.


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Una pagina di libro, anche se ben colorita, non scaverà nello spirito un solco più profondo di quello che può scavare un’illustrazione.

La lettura impressiona la fantasia, mentre l’illustrazione impressiona l’occhio. E «la luce degli occhi – come scrive Salomone – è la gioia dell’anima».3

Essa quindi, prima di parlare alla fantasia, all’appetito, all’intelletto e alla volontà, parla al senso, in forma piacevole. Ha perciò una potenza più suggestiva che non la stessa stampa perché – come insegna la buona filosofia tradizionale – l’intelletto intende «per conversionem ad phantasmata».4 Le idee filtrano [nel]l’animo attraverso i sensi, e sono tanto più chiare ed efficaci quanto più vive e impressionanti sono le immagini che i sensi medesimi ci presentano.




1  Cf. Psicologia dell’illustrato di S.T. Serini, in Bianco e nero, Sales, Roma.



2  * Apprendimento, assimilazione.



3  Pr 15,30.



4  * «Attraverso la conversione alle immagini che ci si forma della realtà».




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