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Giacomo Alberione, SSP
Apostolato dell’edizione

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Importanza e necessità

La propaganda costituisce il gran problema dell’apostolato della stampa. Ad essa sono ordinate e da essa sono come indirizzate la redazione e la tecnica. Può dirsi il canale attraverso il quale le verità che sgorgano dal cuore dell’apostolo o meglio dal cuore del Maestro divino arrivano alle anime.

L’apostolo propagandista è un dispensario 1 che prende dalla Chiesa i tesori affidategli in deposito da Gesù Cristo e li distribuisce alle anime: «Ci consideri ognuno come servitori di Cristo e dispensatori dei misteri di Dio».2

Dispensario 1 che non limita la sua azione a pochi indigenti, ma l’estende a tutti gli uomini, perché i tesori che la Chiesa possiede sono per tutti. E basta dare uno sguardo al mondo per comprendere quale sia la necessità di questa distribuzione!

Oggi si contano sulla terra oltre due miliardi di uomini. Di essi soltanto un sesto circa professa la religione cattolica ed è illuminato, nutrito, riscaldato dal sole delle genti: Roma.

E ciò non perché Roma sia venuta meno alla fede: sta ferma e sicura la parola di Gesù Cristo: «Rogavi pro te (Petre), ut non deficiat


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fides tua»,3 né si è corrotta la sua morale, perché la morale cristiana è quella di tutti i tempi. La Chiesa è e rimane la depositaria di un tesoro inesauribile; è e rimane santa.

La vera causa è che mancano i dispensatori; mancano gli apostoli che, fattisi voce di Dio, chiamino le pecorelle che si trovano fuori dell’ovile di Gesù Cristo e affrettino l’adempimento della profezia del Redentore: «E si avrà un solo ovile e un solo pastore».4

A queste pecorelle si può arrivare facilmente attraverso la propaganda. Ad essa miri decisamente l’apostolo. Per essa crei e formi i distributori.

Libri e stampati si preparano facilmente. Il Catechismo del resto, anche nell’edizione dei Primi Elementi, è sufficiente ai diciotto ventesimi dell’umanità. Ma è necessario portarlo, farlo conoscere!

Si mobilitino dunque tutti i mezzi di diffusione e di propaganda.

L’apostolato della stampa senza la diffusione si può paragonare ad una lucerna posta sotto il moggio, ad una famiglia senza figli. Come la lampada se è nascosta non rischiara, così se la buona stampa sta ferma nei magazzini non può illuminare le anime. E, come una figliolanza numerosa è indice della vitalità dei


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genitori e garanzia di un avvenire largo e fruttuoso, così un’ampia propaganda è indice di un animo veramente apostolico in colui che la compie, e garanzia di frutti copiosi.

Assicurata una stampa con spirito di vero apostolato e sufficientemente decorosa per la parola di Dio che porta, si diriga la gran cura alla diffusione.

L’errore capitale di oggi è questo: che il gran talento 5 della Verità, che le ricchezze della Fede, dei Padri, della Chiesa rimangono sepolti, mentre i nemici di Dio e delle anime, applauditi e pagati, seminano la zizzania a piene mani.




1  * Dispensatore.



2  1Cor 4,1.



3  Lc 22,32. * «Ho pregato per te (Pietro), che non venga meno la tua fede».



4  Gv 10,16.



5  * Nelle edizioni successive, al posto di “talento” c’è “tesoro”.




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