Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Giacomo Alberione, SSP Apostolato dell’edizione IntraText CT - Lettura del testo |
5. L’ambiente storico ed ecclesiale
Dal 1931 al 1944 Don Alberione interagisce necessariamente con una Chiesa e con un mondo, italiano soprattutto, che si allontana dalla prima guerra mondiale (1915-1918) per entrare nella seconda (1939-1945).
Dal 1922 al 1939 sul soglio di Pietro è insediato Pio XI.
Gli succederà Pio XII (1939-1958). Sono questi i due Papi a cui Don Alberione obbedisce dal 1931 al 1944.
Il 1931 è l’anno della Quadragesimo Anno, l’enciclica di Pio XI per l’instaurazione dell’ordine sociale cristiano, nel quarantesimo anniversario della Rerum novarum. Nello stesso anno esce anche Non abbiamo bisogno, in difesa dell’Azione Cattolica avversata dal fascismo. Alla gravissima crisi finanziaria, la dolorosa disoccupazione di molti e la crescente corsa agli armamenti, tenta di rispondere la Nova impendent. Dello stesso anno è la Lux veritatis, nel decimoquinto centenario del concilio di Efeso.
Anche il Papa esercita dunque, e ne dà l’esempio, l’apostolato della stampa. Fa anche di più. Il 12 febbraio del 1931, alle ore 16,30, presentato al microfono dallo stesso Guglielmo Marconi e alla presenza del Segretario di Stato card. Eugenio Pacelli, Pio XI inaugura la Radio Vaticana, rivolgendo al mondo il primo radiomessaggio pontificio della storia.
Nel 1932 in Italia ha inizio la fase militarista e imperialista (coloniale) del regime fascista e Pio XI emana la Charitate Christi compulsi sulle preghiere ed espiazioni da offrire al Sacratissimo Cuore di Gesù “nella presente distretta dell’umanità”. Vengono condannate pubblicazioni e produzioni cinematografiche e grammofoniche ostili alla Chiesa.
Il 2 aprile 1933 inizia l’Anno Santo straordinario o Giubileo della Redenzione, per festeggiare il XIX Centenario della Redenzione del genere umano, operata sulla croce da Gesù Cristo. Sulle condizioni difficili dei cattolici sotto il governo repubblicano in Spagna esce l’enciclica Dilectissima nobis. Intanto Hitler diviene cancelliere del III Reich e a Dachau viene aperto il primo “campo di concentramento”.
Ancora nel 1933, l’11 febbraio, la Radio Vaticana inaugura le trasmissioni a onde ultracorte. Il 6 giugno il Papa riceve in udienza un pellegrinaggio di giornalisti e parla loro di “unione della stampa cattolica”. Il 18 settembre l’udienza è concessa a congressisti della pubblicità sul tema: «La morale, elemento dominante di ogni propaganda».
Il 1934 è l’anno della “lunga marcia” dei comunisti cinesi. La Stampa di Torino, per prima in Italia, pubblica una telefoto sportiva (su un incontro di calcio Italia-Inghilterra). Il 10 giugno Pio XI riceve in udienza giornalisti di Roma e parla loro esplicitamente dell’“apostolato della stampa”. Il 10 agosto l’udienza è per la Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica sul tema «Preoccupazione per un cinema morale».
Nel 1935 Pio XI emana un’enciclica sul sacerdozio cattolico, Ad catholici sacerdotii. Sempre il 1935 è ricco di fermenti anche nel mondo della comunicazione: vengono fatti i primi esperimenti di trasmissione di notizie per i giornali a mezzo di telescriventi; in Giappone funziona il servizio radio-telefonico; ma dalla radio tedesca viene messo al bando il jazz “negro o di origine ebraica”. Dal 22 marzo a tutto agosto, una stazione a Berlino fa trasmissioni televisive a bassa definizione (180 linee).
In Italia, divenuta potenza coloniale, nel 1936 viene proclamato l’impero e Vittorio Emanuele III diviene imperatore d’Etiopia. Nello stesso anno, in Russia viene emanata una nuova costituzione che proclama la “libertà di stampa” esigendo però la completa socializzazione del giornalismo. Il 2 novembre la BBC (British Broadcasting Corporation) realizza le prime trasmissioni televisive con una buona definizione dell’immagine (405 linee) captata da circa 100 apparecchi tv.
L’anno 1936 è ricco di incontri di operatori dei mass-media con il Papa. Il 18 aprile, Pio XI tiene un discorso ai partecipanti al XXXVI Congresso de La Croix e in generale della Bonne Presse. Qualche giorno dopo, il 21 aprile, un messaggio pontificio è rivolto al Congresso internazionale della Stampa Cinematografica e riguarda l’elevazione morale del cinematografo. Il 12 maggio il Papa inaugura l’Esposizione mondiale in Vaticano della Stampa Cattolica.20
Qualche giorno dopo, il 16 maggio egli intrattiene i rappresentanti della stampa straniera sul tema «Portavoce delle idee». Le cose che il Papa è andato fin qui dicendo confluiscono nella enciclica Vigilanti cura del 29 giugno sugli spettacoli cinematografici. Il 31 ottobre il Papa tiene un discorso ai partecipanti al Congresso Cattolico della Pubblicità sui “doveri morali”. Il 10 novembre, parla invece di “apostolato della radio” a rappresentanti del Bureau Catholique International de Radiodiffusion. Benché vecchio e malato, Pio XI all’inizio di dicembre lancia ancora un messaggio di pace al mondo dai microfoni della Radio Vaticana.
Abbiamo raccolto tutte queste date per illustrare come negli anni 1931-1944 la Chiesa svolgesse già l’apostolato del cinema e quello della radio, oltre il più antico della stampa, adeguandosi alle nuove necessità dei tempi, e utilizzando direttamente e indirettamente i mezzi, a mano a mano che diventavano disponibili.
Il 1937 è l’anno della Mit Brennender Sorge (“Con bruciante ansia”, 14 marzo) sulla preoccupante situazione della Chiesa Cattolica nel Reich germanico. Il Papa mette sotto accusa il nazismo. Ma solo qualche giorno dopo, il 19 marzo, esce anche la Divini Redemptoris Promissio contro il comunismo ateo. In entrambe le encicliche ci sono riferimenti alla stampa (specialmente di propaganda) e alla comunicazione sociale in genere.
Nel 1937 a Roma sorge Cinecittà, il complesso dei teatri di posa in cui vengono realizzati la maggior parte dei film italiani. I giornali italiani cominciano ad impiegare stenografi addetti a raccogliere notizie fresche trasmesse per radio, mentre le trasmissioni televisive diventano già regolari in Francia.
In AE Don Alberione menziona il “Quotidiano”,21 però esso resta un sogno apostolico ma irreale.
Per il 1937 Pio XI aveva approvato, come intenzione
missionaria per l’Apostolato della Preghiera, la formula: «Con la stampa, la radio, il teatro, il cinematografo si promuoverà la conoscenza e l’amore delle missioni».
Il 1938, anno del film paolino Abuna Messias, è anche l’anno dell’annessione (Anschluss) dell’Austria da parte della Germania, dove, dopo la pubblicazione del “manifesto della razza”, vengono emanati i primi provvedimenti antisemiti.
In Spagna, il 22 aprile 1938 è la data di leggi autoritarie contro la stampa.
Nel 1939 inizia il pontificato di Pio XII con un programma pastorale espresso nell’enciclica Summi Pontificatus.
L’Italia occupa l’Albania e Hitler invade la Polonia scatenando la seconda guerra mondiale.
In una lettera pastorale del 1° gennaio 1939, il card. Verdier, arcivescovo di Parigi, richiama i cattolici sui doveri riguardo al cinema e alla radio. Nello stesso anno, in Italia l’Episcopato Veneto promuove la “promessa cinematografica” di astenersi da film poco raccomandabili sotto l’aspetto religioso e morale. Nel 1942 tale promessa verrà estesa a tutti i membri dell’Azione Cattolica Italiana.
Il 31 luglio 1940, Pio XII tiene un discorso sulla potenza, efficacia e necessità delle sane letture, mentre il 7 agosto il discorso è sui gravi danni delle cattive letture.
Nel 1941, negli Stati Uniti la tv viene già utilizzata commercialmente.
Nel 1942 viene inventato il nastro magnetico, e un gruppo di scienziati americani, con H.H. Aiken, sviluppa ad Harvard, l’eniac, forse il primo calcolatore elettronico o automatico.
Il 2 dicembre entra in funzione a Chicago la “pila atomica” costruita da Enrico Fermi per la produzione di energia dell’atomo. La casa Kodak realizza le prime pellicole per fotografia all’infrarosso.
Il 27 ottobre 1942, Pio XII tiene un discorso a giornalisti rumeni sul peso educativo della stampa durante la guerra.
In sintesi è questo l’ambiente storico ed ecclesiale di AS e AE.