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Giacomo Alberione, SSP
Apostolato dell’edizione

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Preparazione

Remota: che dovrà essere orale, stampata, spirituale e organizzativa.

Orale: si avverta ripetutamente il popolo alcune settimane prima.

Stampata: si diffondano libri, opuscoli, manifesti e foglietti adatti allo scopo.

Spirituale: si faccia un invito particolare alla preghiera per la buona riuscita della festa; si chieda la collaborazione delle anime pie, degli ammalati, dei sofferenti, dei piccoli; si suggerisca la frequenza ai santi Sacramenti.

Organizzativa: si può istituire un comitato alle dipendenze dell’autorità ecclesiastica, che lavori per la buona riuscita della festa. In particolare detto comitato dovrà proporsi di far entrare


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il Vangelo in ogni famiglia; di accogliere e distruggere, in omaggio alla Verità, libri, periodici, giornali e qualsiasi stampato cattivo. Nei piccoli centri questo lo potrà fare il parroco stesso.

Prossima: consiste in un triduo di predicazione che potrà svolgersi nel seguente modo:

– nella mattinata: esposizione solenne del Ss. Sacramento e del S. Vangelo (sull’altare in cornu Evangelii), meditazione sulle verità eterne;

– nel pomeriggio: istruzione e benedizione del Ss. Sacramento. L’adorazione sia continua e si succedano uomini, donne, giovani, fanciulli.

Gli argomenti della meditazione possono essere: l’Eucaristia, viatico all’eternità; il Giudizio, l’Eternità. Oppure svolgere il seguente pensiero: l’uomo creato per il cielo, ne ha smarrito la strada. Gesù Cristo si fece per gli uomini Verità - Via - Vita, indicando nuovamente la via del cielo, insegnando come percorrerla e meritando la grazia che rende capaci di raggiungere la gloria eterna. Alla fine del mondo G. C. tornerà per giudicare i buoni e i cattivi, introdurrà i buoni nella gloria eterna e precipiterà i cattivi nel fuoco eterno.

Nelle istruzioni della sera si potrà invece svolgere questo argomento: il dovere di ogni cristiano di ascoltare la dottrina di Gesù Cristo, di seguirne gli esempi e di vivere della di lui vita.


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Invece dei suddetti, si potrebbero trattare gli argomenti seguenti:

1. Gesù Cristo è l’unico Maestro: Maestro per natura, per volontà del Padre e perché nella sua vita terrena si mostrò veramente tale. La Chiesa perpetua nel tempo ed estende nello spazio l’insegnamento di Gesù Cristo. Essa però è ostacolata dall’«inimicus homo»3 che semina zizzania per mezzo di stampe, discorsi, scuole e tendenze contrarie al Vangelo. Gli effetti dell’insegnamento di Gesù Cristo e della Chiesa si verificano nel mondo (conversione e civiltà), nelle anime (salvezza e santità), nell’eternità (Paradiso per chi ascolta, Inferno per chi non ascolta).

2. I due stendardi: Gli uomini, rispetto all’insegnamento di Gesù Cristo, sono divisi in due grandi schiere: i discepoli di Gesù Cristo e i discepoli di Satana. Noi, quale stendardo seguiamo? Esame pratico sopra l’amore alla dottrina di Gesù Cristo, il sentire con la Chiesa, l’istruzione religiosa, le buone letture. Necessità di aborrire la scuola di Satana per aderire fortemente a quella di Gesù Cristo: «Non si possono contemporaneamente servire due padroni».4

3. Come schierarsi alla scuola di Gesù Cristo: Declina a malo:5 come conoscere gli emissari di Satana, come riparare, per chi li ha seguiti, e come fuggirli per l’avvenire. Fac bonum:6 conoscere, amare, vivere il Vangelo. Scegliere


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propositi e mezzi di perseveranza: vigilanza, preghiera (Messa, Confessione, Comunione).

La parola sacra, poi, non sia riservata a qualche categoria particolare di persone, ma a tutto il popolo. Si potranno tuttavia fare adunanze distinte per membri dell’Azione Cattolica, per pie associazioni o per categorie particolari di persone: uomini, donne, giovani, fanciulli. Anzi per questi ultimi si dovrà avere cura tutta speciale.

Alla parola del sacerdote, si può unire quella dei laici debitamente preparati, che prendano non il tono dei maestri, ma quello dei veri discepoli dell’unico Maestro, Gesù Cristo.

Nelle ore di adorazione si preghi per il riconoscimento del magistero di Gesù Cristo e del suo Vicario, il Papa; si preghi per l’apostolato della parola e per l’apostolato della stampa.

Le funzioni siano rese suggestive; la chiesa e l’altare siano parati a festa e, soprattutto, i fedeli abbiano la comodità di accostarsi ai santi Sacramenti della Confessione e della Comunione.




3  * Cf. Mt 13,28: «Un nemico ha fatto questo...».



4  * Cf. Mt 6,24.



5  * Cf. Sal 37[36],27: «Sta’ lontano dal male...».



6  * Cf. ivi: «Fa’ il bene...».






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