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Giacomo Alberione, SSP
Brevi meditazioni - I

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(4)     DIO FIGLIO

 

       1.o  L’umanità che aveva peccato in Adamo meritava d’essere lasciata nello stato in cui era volontariamente caduta. Ma il Figlio di Dio


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disse al Padre: «Ecce, mitte me: eccomi, manda me» (Is. 6, 8). E il Figlio Unigenito s’incarnò per opera dello Spirito Santo; divenne figlio di Maria, condusse una vita santissima di fatiche e di dolori; insegnò agli uomini la via del cielo con gli esempi e con la Sua altissima dottrina; istituì la Chiesa, il Sacerdozio, i Sacramenti; patì e morì sulla croce per i nostri peccati; ci riaprì il Paradiso; risuscitò da morte, salì al cielo e mandò lo Spirito Santo alla Chiesa.

 

      




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