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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - I IntraText CT - Lettura del testo |
2.o E’ certo che la morte ci distacca da tutto. Dal corpo, poiché esso andrà al sepolcro: «Non mi resta altro che il sepolcro» (Iob. 17, 1). Dai parenti e amici che dal mio letto di morte si allontaneranno pensosi, lasciandomi presentare da solo a Dio; forse, mi accompagneranno alla tomba, poi più nulla. Dagli onori e dagli averi: le lodi degli uomini non hanno valore al cospetto di Dio; nessun ricco si porta un filo per ornamento. Dal mondo per il quale tanto si offende Dio, in causa del rispetto umano o per ipocrisia.
Nell’eternità e nel cimitero non arriva lo strepito del mondo.