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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - I IntraText CT - Lettura del testo |
2.o Tre cose rendono penosa la morte del peccatore:
a) Il ricordo del passato: penserà che ben poca fatica occorreva per vivere bene; invece i
peccati gli passeranno innanzi alla memoria in tutta la loro gravità, numero e malizia.
b) Tormenta il peccatore morente il pensiero del presente. I rimorsi, i sentimenti di diffidenza e disperazione, l’imminente abbandono di quanto aveva amato e cercato trafiggeranno l’anima sua. Chi pensò a godere, sente che il corpo è vicino a consumarsi in un sepolcro; chi pensò solo ad arricchire, deve tutto lasciare ad altri; chi mirò solo all’onore, soffre per l’abbandono di tutti e l’umiliazione del sepolcro.
c) Il futuro giudizio di cui prevede l’esito, la sentenza, e il timore dell’inferno strazieranno il cuore dell’infelice, che non saprà trovare alcun conforto.