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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - I IntraText CT - Lettura del testo |
2.o Dipende da noi renderci propizio il Giudice divino affinché accolga l’anima nostra come amico per invitarla al cielo. Benevolo nell’incontro con gli apostoli, che spesero e spendono la loro vita nel predicare il vangelo; con i Martiri che fra i tormenti confessarono Gesù Cristo; con i confessori che imitano il Maestro nei suoi esempi; con i Vergini che lo amarono con tutto il cuore; con i peccatori che nella penitenza hanno lavato le loro colpe. Ma quanto è terribile cadere peccatori nelle mani di Gesù Cristo giudice sdegnato: con chi ha rigettati i suoi inviti, ispirazioni, richiami, ostinandosi nel peccato; con i bestemmiatori del Suo nome; i profanatori dei Suoi sacramenti; i nemici della Chiesa, del Vicario Suo e dei Suoi ministri; con quanti diedero scandalo con la parola e con le opere; con chi fu violento contro il prossimo; oppressore dei deboli e degli innocenti, sorpreso dalla morte nel peccato.