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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - I IntraText CT - Lettura del testo |
(30) GIUDIZIO FINALE
1.o Tutti dobbiamo comparire dinnanzi al tribunale di Gesù Cristo, portando le nostre opere buone e cattive, dice S. Paolo. Gesù Cristo giudicherà i buoni ed i cattivi subito dopo la risurrezione finale.
Il giudizio particolare, dopo la morte, fisserà
per ogni anima la sorte eterna. Ma l’uomo è anche parte del genere umano e ha doveri pubblici come parte della società civile e religiosa; perciò subirà un secondo giudizio, quando sarà giudicata tutta l’umanità. Quanto bene e quanto male si opera rispetto al prossimo!
Il giudizio universale farà conoscere il mistero della Divina Provvidenza. Spesso non comprendiamo i fini segreti ed amorosi di Dio nel permettere tante pene ai buoni, e nel concedere tanti beni ai cattivi. Ma quello sarà il giorno grande del Signore: ogni cosa si conoscerà ed apparirà la giustizia e la sapienza di Dio nel governo del mondo.
Perciò quel giorno è chiamato grande: «Poiché venne per giudicare la terra. Giudicherà con equità il mondo, e nella Sua verità i popoli» (Ps. 95, 13).