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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - I IntraText CT - Lettura del testo |
(35) L’INFERNO – II
1.o Una terribile ed eterna meditazione farà l’anima dannata in mezzo a quelle pene angosciose. Cinque saranno specialmente i soggetti di tale meditazione, secondo S. Alfonso de Liguori.
a) Mi sono perduta per cose da nulla, vili, che non diedero una vera soddisfazione,
ambizione, bestemmie, sfoghi bestiali, un po’ di denaro lasciato poi ad altri in morte.
b) Con pochissima fatica potevo salvarmi; un po’ più di preghiera, la fuga di quell’occasione.
c) Bastava adempissi i doveri del mio stato, come tanti altri facevano.
d) Eppure sono precipitato qui: non per ingiustizia, né per colpa di altri; né per mancanza di grazie ed aiuti; ma solo per mia colpa, per mia grave colpa.
e) E questa dannazione è irrimediabile, eterna: sempre tra queste fiamme, non uscirne mai più.