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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - I IntraText CT - Lettura del testo |
2.o La beatitudine celeste consiste nella visione, nell’amore e nel gaudio eterno.
Si dice «riposo eterno», poiché è il termine della fatica e del lavoro. Si dice «vita eterna» perché è la vita più vera, la spirituale; la vera vita, quella divina; è eterna, poiché più non si conoscerà fine né morte. Si dice «mercede» poiché è la ricompensa che Dio dà ai suoi servi fedeli.
Viene ancora chiamata «convito con Dio» ad indicare l’intimità col Signore secondo le parole: «Ecco, sto alla porta e picchio; se uno ascolterà la mia voce e mi aprirà la porta, io entrerò da lui, e cenerò con lui, ed egli cenerà con me» (Apc. 3, 20). Oppure «corona di giustizia» secondo la divina promessa data a chi avrà ben combattuto sulla terra. Si dice: gloria, onore, splendore, regno dei cieli, visione, Gerusalemme celeste, gaudio, luce eterna, felicità, beatitudine, patria celeste, l’eterno peso di gloria, cielo.