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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - I IntraText CT - Lettura del testo |
(47) LA COSCIENZA: seguire la coscienza
1.o Uomo di coscienza è colui che la interroga, l’ascolta, la segue. Seguire i dettami della propria coscienza è il mezzo sicuro per vivere in pace con Dio, col prossimo, con noi stessi.
Con Dio. Dio ci ha dato una legge e ha impresso nell'anima la regola per applicarla caso per caso. Dio ci giudicherà in base alla corrispondenza ai dettami della coscienza non tanto in base ad un semplice elenco di comandamenti che potremmo aver trasgredito involontariamente. Gli errori di ignoranza invincibile non sono imputabili: ma io so quello che sta sulle tavole della mia coscienza; le mie trasgressioni sono colpevoli perché coscienti. La coscienza è il mio codice.
Le azioni possono sfuggire all’occhio umano; mai all’occhio di Dio. Se io avessi fede viva, il santo timore di Dio, continua presenza di Dio, delicatezza di coscienza... mi governerei molto meglio! Il Divin Giudice scruta le contraddizioni che io metto tra la legge di Dio e gli atti; io dovrei costituire la mia coscienza regola sovrana della mia condotta.