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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - I IntraText CT - Lettura del testo |
(50) IL CUORE: l’amicizia
1.o L’amicizia è il quarto frutto del cuore buono. «Chi teme il Signore si procaccia un’amicizia buona» (Eccli. 6, 17). A che serve il cuore buono se non ad amare? E non è appunto perché ama che è compassionevole, devoto, benevolo, riconoscente? Dunque il buon cuore è amante, si dona, si commuove. Esso è caldo come un focolare al quale vengono per riscaldarsi tanti assiderati dal gelido vento che spira nel mondo.
Vi sono giornate, nella vita di ognuno, fredde in modo tutto particolare. Giornate stanche in cui si cerca riposo; giornate difficili, troppo assolate; si ha bisogno di refrigerio, di riposo, di protezione, di conforto. Allora si prova la verità della parola Scritturale: «Chi trova un amico, trova un tesoro. Un amico fedele è protezione potente» (Prov. 6, 14). E’ un forte sostegno; non tradisce coloro che vi si appoggiano; a lui si confidano volentieri progetti, speranze, timori. I frutti poi sono infiniti e dolcissimi.