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Giacomo Alberione, SSP
Brevi meditazioni - I

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2.o  Il Signore inoltre conferì ad Adamo tre doni preternaturali cioè quali potrebbe avere, non l’uomo di per sé, ma una natura più perfetta come sarebbe l’Angelo: scienza infusa, integrità, immortalità corporea.

 


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       Per la scienza infusa, Adamo conobbe senza studio tutte le verità che gli erano necessarie per il suo ufficio di capo del genere umano ed educatore dei primi uomini; gli conferì pure una facilità ad acquistare la scienza sperimentale che l’avvicinava agli Angeli.

       Per l’integrità, l’uomo era esente da quella tirannica concupiscenza che rende ora così difficile la pratica delle virtù. Dio non rese impeccabile l’uomo; ma gli conferì una virtù ed una facilità per dominare la triplice concupiscenza. Naturalmente l’uomo tende al piacere, all’onore, agli averi di questa terra; e perché vi è nell’uomo corpo ed anima, vi è pure una doppia tendenza, Ma per la integrità la volontà fu soggetta a Dio: e le facoltà inferiori alla ragione: perciò ecco l’ordine e la rettitudine.

       L’immortalità corporea, per speciale provvidenza, dava all’uomo esenzione da le malattie e da la morte: onde l’anima meglio attendesse al servizio di Dio.

 

      




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