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Giacomo Alberione, SSP
Brevi meditazioni - I

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(99)     LA FEDE – III

 

       1.o  Lo studio della religione è, secondo San Tommaso, il più perfetto, sublime, utile, giocondo.

       Il più perfetto, poiché ci avvicina di più a Dio e dà già una qualche partecipazione all’eterna beatitudine. Perciò nella Scrittura si dice: «Beato l’uomo che sta nella sapienza» (Eccli. 14, 22). Il più sublime, perché rende l’uomo più simile a Dio che tutto opera nella sapienza. La sapienza è un tesoro infinito per l’uomo e chi ne partecipa diviene amico di Dio.

       Il più utile, perché ci assicura l’eterna salvezza. Il desiderio della sapienza ci conduce al Cielo.

       Il più giocondo, poiché il conversare di cose spirituali non porta amarezza, né porta tedio il cibarsi di esse, ma letizia e gaudio.

 

      




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