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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - I IntraText CT - Lettura del testo |
2.o S. Alfonso de’ Liguori scrive: «Per l’ampia diffusione di fogli e di libri contrari alla Chiesa, oggi si compie un’immensa strage di anime. Se una parola che vola, serpeggia come cancro e ferisce a morte, quale rovina non verrà da un libro cattivo, che rimane come un continuato pericolo di perversione? Però la stessa legge naturale vieta di scrivere, stampare, ritenere, leggere, diffondere tali opere. I genitori, i Sacerdoti, i principi, i governi, gli educatori sono strettamente tenuti ad una rigorosa vigilanza».
La Chiesa ha stabilite leggi di censura e cura
la compilazione dell’indice dei libri proibiti. Essa ha il compito di conservare e difendere la dottrina rivelata. La Chiesa nel condannare dottrine eretiche gode della infallibilità. Né solo i libri può proibire, ma giornali, riviste, fogli, scritti, figure. Può trattarsi di libri eretici, apostati, scismatici che propugnano l’errore e l’eresia.
I vescovi hanno pure nelle rispettive diocesi facoltà e doveri di condannare e proibire i giornali ed i libri che portano rovina spirituale alle anime.