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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - I IntraText CT - Lettura del testo |
2.o Si progredisce con l’amore di compiacenza, di benevolenza, di concupiscenza.
L’anima si compiace di tutti gli attributi divini, della gloria infinita che Egli ha in Se stesso,
si compiace che Dio sia Dio. L’anima gode dei beni che sono in Dio. Ed in quest’amore, se è meditativa, progredisce: «Nel silenzio e nella quiete progredisce l’anima devota».
L’anima vuol bene a Dio, desiderandoGli quella maggior gloria esterna che Egli ancora non ha. Vogliamo che Egli riceva, prima da noi, poi da ogni creatura la maggior gloria. Quindi la SS.Vergine cantava: «Magnificat anima mea Dominum» (Lc. 1, 46). Anzi con la Chiesa Gli desideriamo quella gloria stessa eterna ed infinita che le Divine Persone si danno vicendevolmente: «Gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo; come era in principio, ed ora, e sempre, e nei secoli dei secoli».
L’amore di concupiscenza è un vivo desiderio di stare con Dio: sulla terra di unirsi a Gesù – Ostia nell’adorazione, nella S. Messa e nella Comunione; e nell’eternità di abitare per sempre nella casa del Padre Celeste.