Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giacomo Alberione, SSP
Brevi meditazioni - I

IntraText CT - Lettura del testo
Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

- 255 -


(106)     CARITÀ – IV

 

       1.o  Anch’essa è virtù teologale, purché si ami il prossimo per Dio. Amare il prossimo


- 256 -


 

unicamente perché ci è utile, o per se stesso, non sarebbe carità.

       Dio è nel prossimo perché Egli ha stampato nell’uomo la Sua immagine, dandogli l’essere, non solo, ma anche l’intelligenza e la volontà. Di più, nel prossimo vediamo dei figli di Dio, delle membra di Gesù Cristo, dei coeredi dello stesso regno celeste. Chè se non fossero in grazia di Dio possiamo contribuire con l’esempio, la preghiera ed altri mezzi a unirli a Dio.

       L’amore verso il prossimo è un modo di amar Dio. S. Giovanni scrive: «Sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita perché amiamo i fratelli... Chiunque odia il proprio fratello è omicida» (I Jo. 3, 14 – 15). «Carissimi, amiamoci l’un l’altro: perché la carità è da Dio; e chi ama è nato da Dio e conosce Dio. Chi non ama, non ha conosciuto Dio, perché Dio è carità (I Jo. 4, 7-8). Se ci amiamo l’un l’altro, Dio abita in noi e la carità di Lui è in noi perfetta... (I Jo. 4, 12). Se uno dice: Io amo Dio, ed intanto odia il fratello, è mentitore... (I Jo. 4, 20). E questo è il comando di Dio: che chi ama Dio ami anche il fratello» (I Jo. 4, 21).

 

      




Precedente - Successivo

Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) Copyright 1996-2007 EuloTech SRL