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Giacomo Alberione, SSP
Brevi meditazioni - I

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(111)     GIUSTIZIA

 

       1.o  E’ una virtù morale e soprannaturale, inclina la volontà a dare a tutti quanto è loro strettamente dovuto. La carità rende anche ciò che non è dovuto strettamente al prossimo. Dice Bossuet: «Quando nomino la giustizia, nomino nello stesso tempo il vincolo sacro dell’umana società; il freno necessario della licenza... quando regna la giustizia, nei trattati si trova la fede, l’onestà negli affari, l’ordine nella politica; la terra è in pace, ed anche il cielo, per così dire, ci illumina lietamente e ci manda più dolci influssi».

       La giustizia è generale, se si riferisce alla società od alle società in cui si vive; è particolare, se si riferisce ai diritti e ai doveri dei cittadini fra di loro. La prima ci obbliga a portare la nostra parte di pesi nella società, per i tanti benefici che da essa riceviamo. I servigi, le imposte, parte degli stessi beni ed anche della libertà si devono alla società, secondo i tempi e le circostanze. La seconda, regola i diritti e i doveri tra i sudditi in riguardo ai beni materiali, alla fama, alla libertà, ai beni del corpo e dell’anima.

 

      




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