Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Giacomo Alberione, SSP Apostolato dell’edizione IntraText CT - Lettura del testo |
Fondamenti
Il metodo esposto si fonda sia nell’ordine naturale della natura umana, sia nell’ordine soprannaturale a cui l’umana natura è elevata.
Nell’ordine naturale – L’uomo, essere composto di anima e di corpo, agisce, opera mediante le facoltà proprie che ne specificano la natura: le facoltà spirituali e quelle sensitive. Queste potenze umane, essendo radicate su di un medesimo ceppo (la natura umana), non possono non dipendere vicendevolmente e non influenzarsi nell’esplicazione degli atti propri.
Quindi, a spiegare le operazioni specifiche dell’uomo, non è sufficiente la sola attività della volontà, non quella sola dell’intelletto o del sentimento, né quella dei sensi.2 In lui le potenze devono agire tutte in armonia di vita, sia nell’ordine spirituale che sensitivo.
E limitandoci alle sole facoltà spirituali, volontà, intelletto e sentimento, si può dire che l’azione di queste tre facoltà o principi immediati di operazione è bene espressa nel trinomio evangelico «via verità e vita». Valga un esempio: voglio incamminarmi su una via determinata. È l’idea del fine che, primo nell’intenzione, viene appetito dalla volontà. Ma prima debbo conoscere la strada per proporzionarvi coscientemente i mezzi. È la riflessione dell’intelletto. Per camminare poi ci vuole una energia, una forza, uno slancio, un coraggio: è il sentimento.
Tutto questo è logico e naturalmente progressivo. Difatti, nell’uomo la facoltà cui spetta il primato è la volontà, la quale comanda all’intelletto, al sentimento, ai sensi. L’intelletto, applicato dalla volontà, esamina le convenienze, le proporzioni, i nessi causali, l’efficacia dei mezzi. Il sentimento, ordinato dalla volontà, si applica, sospinge ed attrae le operazioni vitali ed i sensi apprendono le cose nell’ordine sensibile.
È vero che nel primo atto (originario) della volontà non si può fare a meno della luce intellettiva che mostra il fine, ma nell’intendimento del fine è la volontà che si manifesta signora, come tendenza incoercibile ed illuminata.
È vero ancora che il sentimento è inseparabile dalla attività della volontà, dell’intelletto e anche della sensitività e della sensibilità, ma lo si può considerare assai bene esplicantesi come attività specifica in ordine all’attuazione di quanto la volontà, illuminata dall’intelletto e aiutata dai sensi, vuole ottenere.3
Nell’ordine soprannaturale – Qui si trova un principio nuovo di operazioni e di vita, la grazia, che eleva tutta la natura umana. Ed avviene che, come nell’ordine naturale il principio vitale investe la volontà e l’intelletto, per sostenerli nell’esistenza e nelle operazioni, così in quello soprannaturale la grazia informa la volontà e l’intelletto affinché possano risolversi e operare secondo il fine soprannaturale.
Tuttavia, la grazia informando ed elevando tutta la natura umana, suscita energie efficaci che trascinano la volontà verso il fine (pur rispettandone la libertà), e rendono all’intelletto più facile la visione della verità naturale e soprannaturale; aiutano intelletto e volontà nell’emissione di atti di fede e nei propositi, eliminando, quasi per incanto, tanti impedimenti.
Anche nella natura umana elevata all’ordine soprannaturale si trovano i fondamenti del metodo «via, verità e vita» perché anche qui l’uomo agisce con le sue facoltà essenziali (intelletto, volontà, sentimento) 4 che, pur elevate dalla grazia, non cessano d’influenzarsi nell’esplicazione degli atti propri.